Ecco Collega_Menti, progetto di inclusione dei ragazzi con disabilità che escono dalle superiori

Nell’ambito del progetto triennale Collega_Menti finalizzato a individuare e mettere a sistema le esperienze, le progettualità e i servizi rivolti ai giovani con disabilità in uscita dalla scuola secondaria di secondo grado, è stato promosso – in condivisione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Siena- il corso di formazione/informazione destinato ai docenti delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Siena, con il supporto organizzativo della Scuola polo provinciale per l’inclusione IC 2 “A. di Cambio” di Colle val d’Elsa.
L’obiettivo è quello di arricchire le competenze progettuali dei docenti sui temi legati alla programmazione, alla gestione e co-costruzione di un “progetto di vita” con la finalità ultima di favorire un sistema di inclusione sociale rivolto agli studenti con disabilità, in uscita dalla scuola secondaria di secondo grado.

I referenti del Centro per l’Impiego, della Società della Salute, dell’ Asl, delle cooperative sociali, del CONI e del CIP, delle associazioni culturali e del terzo settore condivideranno con i referenti dell’inclusione e con gli altri insegnanti gli strumenti di conoscenza e di approfondimento dei progetti e dei servizi esistenti sul territorio senese per attivare nuove connessioni e progettualità condivise che mettano al centro lo sviluppo futuro, l’autonomia e la qualità della vita dei ragazzi con disabilità a partire dall’esperienza scolastica.

Il progetto triennale Collega_Menti nasce nell’ambito della programmazione strategica della Fondazione MPS, all’interno di un più ampio programma di intervento sul Durante e dopo di noi, ed è volto a promuovere l’autonomia dei giovani e degli studenti con disabilità nella transizione alla vita adulta attraverso lo sviluppo di un contesto territoriale maggiormente interconnesso anche grazie alla partecipazione di diversi enti e organizzazioni del territorio presenti al tavolo di co-programmazione quali Anffas Alta Valdelsa, Sesto Senso, Le Bollicine, Misericordia di Sarteano, Cooperativa Sociale Valle del Sole, Cooperativa Sociale il Prato, Servizi socio sanitari delle tre Società della Salute della Provincia di Siena, Asl Toscana sud-est, DISPOC dell’Università di Siena, Fondazione Futura e Ufficio Scolastico Territoriale di Siena.

Il progetto è coordinato da un Community Manager e da quattro Tutor di Comunità, espressione delle organizzazioni del terzo settore radicate nel territorio e mira a intercettare bisogni e possibilità concrete per i ragazzi con disabilità attraverso una metodologia che valorizzi l’esistente e stimoli una progettualità integrata tra le organizzazioni del territorio.

“L’idea è quella di attivare un processo continuativo e stabile in cui le responsabilità e le buone pratiche diventino patrimonio comune, e si traducano in un patto territoriale condiviso sui temi del lavoro, dell’orientamento, dei servizi socio sanitari e del tempo libero. – dichiara Andrea Dilillo, coordinatore del progetto- In tal senso intendiamo contribuire a diffondere la cultura dello sviluppo di comunità competenti e consapevoli dal punto di vista relazionale e che favoriscano l’accesso alle opportunità e alla vita della società”.

“Abbiamo condiviso fin dall’inizio il progetto triennale Dopo di Noi della Fondazione Monte dei paschi di Siena, in quanto volto a creare un sistema maggiormente connesso tra i vari soggetti del territorio che nell’ottica di rete, possa creare reali opportunità di inclusione sociale, culturale e lavorativa – afferma Renata Mentasti, dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Siena. L’orientamento è un processo strategico per il nostro Ministero, come sottolineato dalle recenti Linee Guida, utile a sviluppare in modo sempre più personalizzato un progetto di vita che parta dal riconoscimento dei talenti e delle attitudini, delle caratteristiche e delle potenzialità individuali di ciascuno. Nel caso degli alunni con disabilità l’ambiente e i fattori personali possono costituire barriere o facilitatori; pertanto, diventa determinante programmare già durante il percorso scolastico quelle sinergie sul territorio che possano potenziare l’autonomia personale e l’autodeterminazione nella vita adulta”.