E’ pandemia, Conte “chiude” l’Italia

L’Oms ha dichiarato che il Coronavirus è pandemia per aver fatto oltre 100mila contagi in tutto il mondo.” Il Cov-19 è diventato un agente patogeno che si è diffuso in tutto il globo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie”. Questa è la definizione di pandemia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute. Così il premier Giuseppe Conte ha adottato misure ancora più restrittive e lo ha annunciato attraverso una diretta su Facebook.

“L’Italia sta dando prova di essere una grande comunità-inizia Conte-. Tutto il mondo ci guarda, vedono un Paese che è in difficoltà. Domani ci guarderanno e ci ammireranno ancora, e ci prenderanno come un esempio positivo. Siamo stati colpiti per primi in Europa dal Coronavirus, ma siamo anche quelli che stanno reagendo con maggior forza, con la massima precauzione e diventando un modello per tutti gli altri.”.

Chiuderanno negozi, bar, ristoranti, mense; saranno incentivate le ferie e lo smart working; resteranno garantiti servizi pubblici, alimentari, farmacie,  servizi di trasporti, di poste, le attività agricole e di filiera, servizi bancari e assicurativi. “L’effetto di questo nostro sforzo potrà essere visto solo tra qualche settimana – afferma-. Se i numeri cresceranno non dovremmo affrettarci a varare nuove  misure, bisogna essere lucidi, rigorosi e responsabili e non fare nessuna corsa verso il baratro”.


Servirà quindi un’ulteriore stretta per fermare l’offensiva dell’agente patogeno nella nostra penisola.Di seguito la diretta Facebook dalla pagina ufficiale del presidente del consiglio. “Vi ringrazio perché state compiendo sacrifici – inizia Conte-. Sappiate che le vostre rinunce danno un enorme contributo. Nel mondo ci guardano per i numeri del contagio ma ci apprezzano per la prova di vigore che stiamo dando”.

“A breve nomineremo un commissario straordinario, la persona di Domenico Arcuri che si coordinerà con Borrelli e la Protezione Civile-conclude-. Se tutti noi rispetteremo le regole usciremo più in fretta, il paese ha bisogno della responsabilità di 60 milioni di italiani. Ognuno giova dei suoi e degli altrui sacrifici, oggi rimaniamo distanti per abbracciarci con più calore domani”.