“Dopo il covid una nuova era di sviluppo per la Toscana del sud”

“Lo spirito è quello di dare un nostro contributo al territorio, che sia di spunto per nuove idee e iniziative  per dare slancio alla Regione. Il covid non deve essere la fine di un sogno ma l’inizio di una nuova era“. Così è intervenuto il presidente di Confindustria Toscana Sud Paolo Campinoti.

Oggi, nella sede senese di via dei Rossi, gli industriali hanno presentato il documento programmatico dedicato alle regionali 2020. Di fronte alla platea dei candidati alle elezioni regionali -hanno partecipato rappresentanti di diverso colore politico – Campinoti, insieme al direttore generale di Confindustria Toscana Sud Antonio Capone e al presidente della delegazione di Arezzo Fabrizio Bernini, ha elencato quelli che per l’associazione di categoria sono i dieci obbiettivi strategici da perseguire nel futuro dell’Area Vasta 

Al primo punto della lista ci sono i giovani, “stiamo vivendo un flusso emigratorio di questi ragazzi dal nostro territorio, ma senza di loro non esiste futuro” ha detto Campinoti. A seguire troviamo l’economia circolare definito da Campinoti “fondamentale volano di sviluppo economico e di difesa dell’ambiente”, , la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale per attrarre nuovi turisti e lavoratori, l’incremento delle competenze dei singoli lavoratori, il sostegno al settore agroindustriale – con particolare attenzione anche alla vocazione turistica delle aziende che ne fanno parte, lo sviluppo delle Tecnological Valley aretina, del manifatturiero grossetano ed per finire Siena Capofila regionale nelle scienze della vita, “in questa città il contributo che possiamo dare è enorme, qui si stanno raggiungendo dei livelli di eccellenza notevoli”, spiega Campinoti.

Per il presidente di Confindustria Toscana sud tutta la progettualità sarà possibile solo se c’è ” una base di infrastrutture fisiche come strade, aereporti e ponti” ma anche “da un punto di vista digitale“. Legato al tema delle infrastrutture è il punto della digitalizzazione del territorio e dell’industria 4.0, “bisogna seguire il passo delle nuove forme di commercio, il virus ha spinto alla nascita di attività nuove che prima non erano diffuse. Rimanere fuori da tutto ciò penalizzerebbe il nostro territorio”.

Nel documento di oltre venti pagine sono stati individuate anche 30 azioni che, secondo la Confindustria, bisogna compiere per riuscire a rendere concreti i 10 obiettivi strategici. Tra questi viene chiesta, per i giovani,  l’istituzione di un fondo a sostegno dei progetti industriali ed inserimento lavorativo nei settori del manifatturiero e delle tecnologie innovative, nelle infrastrutture viene chiesta, per la provincia di Siena, l’adeguamento dell’Autopalio e la realizzazione della stazione alta velocità medio Etruria tra Siena, Arezzo e Perugia.Per le scienze della vita invece la proposta è quella di favorire un programma di “attrazione multi-mediatica” di risorse e talenti nel settore e quindi creare un evento annuale a Siena che sia un dibattito sulle malattie epidemiche e sui vaccini, l’iniziativa, secondo la Confidustria, potrebbe “divenire punto di riferimento mondiale èper le analisi, discussioni e decisioni da prendere su questi temi”.

Marco Crimi