Decreto Agosto, la rabbia dei sindaci senesi: “Esclusi dalla norma sui centri storici, è inaccettabile”

“Non riusciamo a capire perché siamo completamente lasciati fuori dalla norma dei centri storici”, sul decreto Agosto è grande la rabbia di Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano e promotore di un nuovo appello dei piccoli comuni turistici.

I municipi sotto 15mila persona sono tornati a farsi sentire, dopo il grido di allarme lanciato a maggio al governo. Stavolta la protesta dei 46 piccoli Comuni, 8 sono nel Senese, è sulla norma dell’art.39 del “Decreto Agosto” che riconosce contributi a fondo perduto agli esercenti e ai ristoratori che sono ‘ dentro le mura’ ma che lavorano nei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitane che abbiano registrato presenze turistiche di cittadini residenti in paesi esteri in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti per i primi e in numero pari o superiore ai residenti per le seconde.

Così i piccoli municipi turistici vengono esclusi e questo non è andato giù ai sindaci, in primis, a Marrucci: “Non è accettabile questa differenza, non riusciamo a spiegarla alle nostre imprese -dice-. La norma ancora una volta pensata soltanto per i grandi agglomerati urbani che ignora tanti piccoli e medi comuni a forte vocazione turistica che, con le loro eccellenze ed i loro centri storici, talvolta anche patrimoni dell’umanità, sono spesso volano per interi distretti turistici, vallate e comprensori, generando ricchezza e indotto anche oltre i propri confini comunali e rappresentando una parte importante dell’economia italiana. Chiediamo al Governo e a tutte le forze politiche presenti in Parlamento – conclude Marrucci a nome di tutti i Sindaci firmatari – di correggere la norma in sede di conversione del decreto legge”.