“Dammi i soldi e non ti distruggo il motorino”, scatta l’obbligo di dimora per due ragazzi

Richiedevano piccole somme di denaro ad alcuni,  per non danneggiare i loro motorino che venivano parcheggiati vicino a Colle val d’Elsa. Se questi rifiutavano  subivano vessazioni di vario tipo sino a sfociare in furti di oggetti personali, oppure ad essere sottoposti a piccole ma fastidiose violenze private.

E’quanto emerso dalle indagini avviate dai carabinieri e coordinate dal pm della procura di Siena Valentina Magnini che hanno portato all’esecuzione, da parte del Norm della compagnia dell’Arma di Poggibonsi, ad una misura cautelare coercitiva di obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza  emessa dal GIP del Tribunale di Siena, nei confronti di M.P. 19enne poggibonsese e F.M. 20enne di San Gimignano, indagati per i reati di tentata estorsione, tentato furto con strappo e rapina impropria in danno di alcuni giovani.

I fatti si riferiscono agli scorsi mesi  quando gli indagati, facenti parte di un gruppo più nutrito di giovani tifosi della squadra di calcio del
capoluogo Valdelsano, denominato sui social network “Mafia 53036” (con chiaro riferimento al CAP del Comune di Poggibonsi), venivano segnalati ai Carabinieri per molteplici episodi di disturbo e piccole vessazioni nei confronti di giovani che da Colle di Val D’Elsa si recavano a Poggibonsi per
passare delle serate.

Questi singolari, a dir poco,  comportamenti degli indagati, da definirsi in sostanza “odiosi”,  hanno attirato l’attenzione dei militari della Compagnia
Carabinieri di Poggibonsi che davano luogo ai conseguenti accertamenti che permettevano di giungere all’emissione dei relativi provvedimenti
restrittivi.