Archè si racconta – Dall’Rsa all’artigianato: la storia di Urbano, ‘il Fattore’ che ha fatto nascere sorrisi agli ospiti di Emmaus

Il Consorzio Archè si racconta, attraverso Siena News: le cooperative sociali che accompagnano letteralmente le persone lungo l’intero percorso della vita, hanno molto da dire e altrettanto da trasmettere. La cooperativa sociale ha un ruolo importante nell’aiuto alle persone svantaggiate ma la ricchezza delle stesse cooperative deriva dalle storie degli individui che ne fanno parte. Ecco perché abbiamo deciso di proporre ai nostri lettori qualcosa di nuovo rispetto a sempre, qualcosa che non va mai oltre la realtà e che a volte non ha un lieto fine ma che di sicuro, non ci lascia mai come prima che leggessimo queste storie. Ecco il nostro modo per augurarvi Buone Feste!

Da anni ci siamo interrogati sulla parola straordinaria della resilienza: quella capacità che le persone hanno di sapersi rialzare dopo aver subito una grave difficoltà. La storia di oggi parla di Urbano, anziano signore della casa di riposo di Emmaus del Consorzio Arché. Urbano, o meglio “Il Fattore”, così erano soliti chiamarlo all’interno della residenza, era arrivato in Rsa insieme alla sua moglie per ricevere cure adeguate e continuare la loro vita insieme. Dopo poco tempo Urbano perde la moglie e si ritrova solo tra gli affetti del personale della Rsa Emmaus, con la paura di poter subire un crollo psicologico. Le residenze sono luoghi essenziali per l’assistenza agli anziani ma spesso, a causa dell’età avanzata si rischia di perdere il senso dell’orientamento. Beh, non è il caso di Urbano che, rimasto vedovo della moglie, ha ripreso in mano la sua vita cercando di trovarsi un nuovo impegno, cercando di dare una mano agli operatori della casa di riposo.

Urbano è tornato alle origini. Artigiano in pensione, ha deciso di rimettere in moto la sua professionalità mettendola al servizio di tutti gli ospiti di Emmaus. Così nel retro della residenza nasce un orto, dalla sua abitazione arrivnao gli attrezzi per lavorare la terra cotta. Urbano trasforma Emmaus in una bottega artigianale e un orto a chilometro zero. La forza di volontà di Urbano, la sua straordinaria capacità di rialzarsi in piedi, hanno spronato gli altri ospiti a contribuire dando una mano al Fattore con i suoi impegni. Il 2020 se l’è portato via ma la storia di Urbano rimane un segno indelebile nei cuori di chi ha potuto conoscerlo. Di lui rimane una targhetta dedicata alla Rsa Emmaus(immagine di copertina ndr), donata gentilmente dalla nipote. In ricordo de “Il Fattore”, colui che con gioia, spensieratezza, coraggio e determinazione, ha fatto nascere sorrisi e speranza nei cuori di chi l’ha conosciuto.