Dall’Evangelario ai Bottini in 3d, Acea e Adf scendono in campo per il patrimonio culturale di Siena

La digitalizzazione dell’Evangelario, la rilevazione laser dei bottini ed il restauro di Fontebranda. Il gruppo Acea e Acquedotto del Fiora scendono in campo a fianco del Comune di Siena per arricchire il patrimonio culturale e artistico del nostro territorio.

Acea infatti ha sostenuto l’intero investimento di tre operazioni che permetteranno di rendere ancora più fruibili alcuni dei nostri tesori a cittadini e turisti. Nello specifico per l’Evangelario, prezioso reperto bizantino(un libro liturgico contenente i testi dei quattro vangeli in greco ndr.) la cui copertina è decorata con metalli e smalti preziosi, è stata realizzata una digitalizzazione completa ed una campagna fotografica in alta risoluzione. Così è stato creato un apparato multimediale che rende il lezionario osservabile in tutti i suoi aspetti, grazie alla tecnologia 3d, e che permette anche di navigare tra le pagine caratterizzate dalla rara bellezza.

L’Evangelario, custodito nel Santa Maria dal 1359, “rappresenta ora un messaggio di speranza nel percorso di uscita dalla pandemia da covid, come sette secoli fa lo fu per chi stava uscendo dall’incubo della peste nera”, esordisce così Luciano Benedetti, direttore del sistema museale cittadino, che, dopo aver ringraziato Acea, AdF e Opera( che ha curato gli allestimenti ndr.), ha aggiunto: “Prima di Pasteur gli ospedali rappresentavano monumenti sociali, luoghi dove la guarigione non era scontata. Era la bellezza delle strutture a fare parte della cura e l’Evangelario è il simbolo di una cura che la storia offre ad ognuno di noi”.

 

Questo slideshow richiede JavaScript.

 

Per i bottini invece gran parte del lavoro è stato fatto con la mappatura, attraverso rilevo laser scanner 3d, nel tratto del bottino Maestro di Fontegaia. Questo, come rilevano da Acea e AdF, ha permesso di avere una tracciatura digitale del percorso, una scoperta che avrà importanti ripercussioni per tutelare e sviluppare la rete degli acquedotti sotterranei. “Può però servire anche per fare visitare parte dei bottini che sono chiusi e non possono prestarsi a visite sotterrane oppure può essere usato anche da chi soffre di claustrofobia”, sottolinea il sindaco De Mossi. Sempre per un tratto del bottino Maestro di Fontegaia, che va dalla Biblioteca degli Intronati fino a Piazza del Campo, sono stati predisposti interventi di messa in sicurezza.

 

Infine è stato portato avanti il progetto riguardante Fontebranda che aveva come obiettivi il consolidamento della struttura ed il restauro dei parametri murari, della copertura e dei locali del primo piano( che si trovano tra le fonti e la copertura ndr.). Acea conta di ultimare entro la fine del 2021 i lavori. “Tendiamo a fare questo tipo di operazioni e sono contento: le due ristrutturazioni rispecchiano i pilastri dei nostri piani strategici come la digitalizzazione delle reti, che in questo caso sono acquedotti storici”, lo dice Giovanni Papaleo, chief operating officer di Acea. “Adesso dobbiamo tener conto del rispetto della risorsa idrica: i bottini sono un esempio di ricerca e distribuzione dell’acqua e noi per il futuro dovremmo essere molto più accorti nella gestione di questo bene”.

 

 – Video