Dalle famiglie del 186° Reggimento Folgore e l’Anpdi 1600 mascherine per le Scotte

#noisiamolafolgore, questo è l’hashtag con il quale sia i paracadutisti in servizio che i veterani si identificano nelle loro iniziative. La Folgore notoriamente ha nel suo dna la generosità e l’altruismo, questa volta sono i familiari e gli ex a mobilitarsi, nasce da loro l’iniziativa di raccogliere i fondi per donare dei kit sanitari al personale che in questo momento è in prima linea a combattere un nemico tanto invisibile quanto pericoloso.

La raccolta ha visto impegnati i familiari dei ragazzi appartenenti al 186° reggimento paracadutisti di Siena con a fianco i veterani dello stesso reparto e la sezione Anpdi di Siena tutti in un’unica squadra. L’iniziativa ha portato alla raccolta di oltre 6mila euro con i quali sono state acquistate 1.600 mascherine, per la maggior parte le indispensabili FFP2 che verranno donate all’ospedale le Scotte di Siena.

La consegna su specifica richiesta da parte dei promotori sarà fatta nei prossimi giorni dal comandante del 186° reggimento paracadutisti colonnello Federico Bernacca al direttore dell’ospedale dottore Valtere Giovannini. Un gesto concreto che speriamo possa dare un minimo di sicurezza a chi in questo momento è in prima linea nella lotta contro il coronavirus.

«Ringrazio davvero di cuore tutti i paracadutisti del 186° Reggimento e il loro comandante, il colonnello Federico Bernacca – afferma Valtere Giovannini, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese –: davvero un apprezzabile gesto di solidarietà che dimostra il grande affetto e la vicinanza dei paracadutisti e la disponibilità sempre dimostrata nei confronti del nostro ospedale e della cittadinanza senese».

La generosità della Folgore non si esaurisce qui. Molti veterani in questi giorni sono impegnati nelle visite preliminari per la donazione del sangue, altro elemento essenziale in questa lotta. I “paracadutisti di Siena” sono arrivati in città nel 1978 come 5° battaglione “El Alamein” da allora in molte occasioni sono stati chiamati ad intervenire dopo eventi naturali catastrofici e come sempre la risposta è stata all’altezza del compito. Questa volta sono i familiari e gli ex a intervenire, ma è sempre dallo stesso albero che nasce il frutto.

 

Giovanni Graziotti