Dalla Società della salute 417mila euro in buoni servizio per pazienti Alzheimer e anziani fragili

Per una persona affetta da Alzheimer o in stato di fragilità l’essere accudito e curato nella propria casa è spesso un fattore determinante della qualità della vita. A questo obiettivo la Società della Salute Senese ha destinato ben 417mila euro con il progetto ISA (Interventi di Sostegno per l’Autonomia), finanziato da Regione Toscana con le risorse messe a disposizione dal Fondo Sociale Europeo.

contributi sono erogati, sotto forma di buoni servizio, ai cittadini residenti nella Zona Senese che hanno i requisiti e ne fanno richiesta, seguendo le istruzioni dell’apposito avviso pubblicato nel sito www.sds-senese.it (per informazioni o chiarimenti scrivere a isa@sdssenese.it )

 

L’obiettivo di ISA è quindi potenziare nei quindici comuni della Zona Senese il diritto alla domiciliarità, inteso sia come miglioramento della qualità della vita per i pazienti sia per i rispettivi nuclei familiari, implementando cure più appropriate ed opportunità relazionali e formative domiciliari.

Nello specifico il progetto ISA prevede due tipologie di interventi, denominati Azioni.

·         L’Azione 1, finanziata con 110mila euro, è rivolta alle persone con una diagnosi – effettuata dai servizi specialistici competenti – di demenza lieve o moderata e alle loro famiglie e prevede, allo stato attuale, l’erogazione di buoni servizio per prestazioni di assistenza domiciliare. Le domande si possono inviare già da oggi: saranno valutate in ordine cronologico e accettate fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
·         L’Azione 2, con un finanziamento di oltre 300mila euro, ha lo scopo di sostenere economicamente i pazienti con più di 65 anni (o anche più giovani se affetti da patologie di decadimento cognitivo) in lista di attesa per l’inserimento in una struttura e che si avvalgono di un assistente familiare regolarmente assunto per almeno 26 ore settimanali. Questo contributo, più consistente dal punto di vista quantitativo, mira a potenziare i servizi di assistenza al fine di assicurare migliori condizioni di vita per i destinatari diretti ed i loro familiari, riducendo lo stress legato al carico assistenziale della famiglia nella fase avanzata della patologia.

Gli importi dei buoni servizio variano a seconda del livello di gravità e della fascia ISEE: le domande possono essere inviate già da oggi e fino al 30 settembre 2020.

 

Un elemento qualificante di ISA è dato dall’integrazione e coordinamento, già in fase di formulazione di progetto, tra professionalità diverse quali i medici di famiglia, i medici geriatri, gli assistenti sociali ed il personale amministrativo. L’integrazione professionale, infatti, consente di “fare rete” per intercettare nella misura massima i bisogni del territorio e ampliare la platea dei destinatari dei buoni servizio.