Dal velluto alle mascherine: anche il sarto dei fantini del Palio scende in campo contro il Coronavirus

Il Coronavirus ha impattato violentemente sulle vite di tutti, portando cambiamenti in ogni aspetto quotidiano, dalla famiglia al lavoro, mettendo la popolazione di fronte a dure prove da affrontare, sia nell’ambito sanitario che in quello economico.

Volendo girare la medaglia per guardarne il lato migliore, si è visto che, su più fronti, le persone stanno cercando di dare il loro contributo nella lotta alla pandemia.

Tra questi c’è Giorgio Di Grillo, sarto di Lucignano in provincia di Arezzo, che dal 1985 conduce l’azienda ‘Di Grillo Giorgio Confezioni’, continuando il ‘lavoro di famiglia’ che va avanti da oltre 50 anni.

Nella sua lunga storia tra ago e filo, si è ritrovato ad essere un silente protagonista del Palio. Giorgio, infatti, è il sarto dei fantini.

“Faccio i pantaloni quasi per tutti quelli che corrono il Palio di Siena – racconta Di Grillo -. Sanna, Bartoletti, Siri, Caria e molti altri. Ci sono anche tante contrade che me li commissionano: il Bruco, l’Aquila, la Giraffa…”.

Quest’anno, come noto, dovremo probabilmente aspettare fino ad agosto per vedere il velluto accarezzare i crini dei cavalli. Nell’attesa, il sarto dei fantini del Palio ha deciso di investire la propria professionalità nella realizzazione di mascherine, oltre che camici e tute per i medici.

“La mia attività rientra tra quelle che possono ancora lavorare. Quindi ho deciso di mettermi a produrre mascherine. Prima, però, ho voluto chiedere tutte le informazioni necessarie per realizzarle, oltre che alle autorizzazioni e alle certificazioni dell’Istituto Superiore di Sanità”.

La produzione immediata, è stata attivata a seguito delle certificazioni richieste all’Iss tramite lo studio legale dell’avvocato Andrea Santini di Arezzo.

“Attualmente è già partita la produzione di mascherine filtranti che rispettano le indicazioni previste dal DL ‘Cura Italia’ e gli standard individuati dalla Regione Toscana n. 17 del 19 marzo 2020 – spiega l’avvocato Santini – . Siamo in attesa dell’accreditamento da parte dell’Iss anche per quelle chirurgiche”.

 

 

Arianna Falchi