Dai commercianti l’appello alle istituzioni: “La cultura è l’arma per rilanciarci in bassa stagione”

A Novembre, a Siena e non solo, inizia la cosiddetta ‘bassa stagione’ che finirà solo ai primi di aprile, col ritorno delle belle giornate e della primavera. Una situazione che i commercianti conoscono bene, come spiega Marco Coppi, titolare dell’osteria ‘Babazuf’ in Pantaneto: “Sicuramente c’è un calo di clientela, come normale in questo periodo”. Dopo aver premesso che “rispetto agli scorsi anni un po’ di turismo continua a resistere, soprattutto nel fine settimana”, Coppi continua: “Per combattere questo calo fisiologico, sarebbe necessario alzare il livello culturale della città. Magari mostre e attività culturali che attraggano turisti e popolazione ci aiuterebbero”. “Sicuramente – conclude il titolare di Babazuf – la possibilità di utilizzare gli spazi all’aperto ha salvato più di un’attività”.

Di parere simile anche Matteo Anichini, de ‘Il grattacielo’, che spiega: “Chiaramente c’è una flessione importante del turismo ma anche della clientela senese. Da ora fino a marzo il centro storico risente molto di questa situazione”. “Secondo me Siena è bellissima – prosegue – e basterebbe poco per trascinare le persone, quindi anche un piccolo evento riuscierebbe a portare tanta gente. Mi ricordo quando fu organizzata la mostra di Duccio, ed eravamo proprio in questo periodo, c’erano persone da fuori tutti i giorni della settimana”.

Si uniforma al parere dei suoi colleghi anche Tommaso Giacopelli, dell’osteria ‘Il Bargello’ che aggiunge: “In questi giorni si parla molto dei tavoli all’aperto; dal canto nostro ci auguriamo di poter continuare così per poter lavorare sull’onda di quello che è stato il rilancio dopo l’emergenza della pandemia”. “Durante le stagioni piovose – conclude – si lavora meno coi tavoli all’aperto, ma in quel periodo è stata una misura che ha aiutato tutti i commercianti”.

Evita Poppi, della pizzeria ‘Poppi’ dice: “Sicuramente la gente aveva voglia di uscire a prescindere, dopo tanti mesi in casa. Noi abbiamo avuto tanti turisti italiani anche fuori stagione e secondo me da questo punto di vista l’amministrazione ha lavorato bene e si vedono i risultati”. “Nei mesi morti, Siena – conclude Evita Poppi – dovrebbe sfruttare il Santa Maria della Scala. Quando fu organizzata la mostra di Duccio a Siena arrivarono tantissime persone: cose del genere portano anche un livello di turismo più alto. Anche la mostra Siena Awards, a cui noi partecipiamo, ha richiamato tante persone e ci ha dato una visibilità internazionale”.

Katiuscia Vaselli
Emanuele Giorgi