Da Siena parte il progetto per lo sviluppo del vaccino contro la salmonellosi non tifoidea

C’è tanta Siena dietro il progetto di ricerca internazionale PEDVAC-iNTS che parte oggi, lunedì 1 marzo, e durerà due anni. L’obiettivo è lo sviluppo clinico di un vaccino contro la salmonellosi non tifoidea invasiva.

Il progetto è coordinato da Sclavo Vaccines Association di Siena insieme all’Università di Siena, si finanzia con le risorse stanziate(oltre 5milioni e 600mila euro) per 4 anni dall’Unione Europea e coinvolge  esperti internazionali di 7 istituzioni(tra cui la senese VisMederi) tra accademie, istituti di ricerca, piccole e medie imprese (PMI) e organizzazioni senza scopo di lucro di Europa e Africa, “in un partenariato che mira a promuovere lo sviluppo di un vaccino urgentemente necessario per combattere la devastante malattia dovuta alla salmonellosi non tifoidea invasiva”, si legge in una nota.

“La salmonellosi invasiva non tifoidea – spiega la professoressa Donata Medaglini, docente di Microbiologia e Microbiologia clinica del dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Ateneo senese e coordinatrice del progetto – è una grave malattia infettiva particolarmente diffusa nei paesi a basso reddito quali l’Africa subsahariana. Nessun vaccino è attualmente disponibile contro questa terribile malattia che causa circa 59.000 morti all’anno, con un tasso di mortalità del 14,5% in particolare nei bambini di età inferiore a 5 anni. La gravità della malattia, la difficile diagnosi e l’aumento della resistenza agli antibiotici rendono necessario il rapido sviluppo di un vaccino efficace”.

PEDVAC-iNTS promuove lo sviluppo clinico del vaccino iNTS-GMMA, basato sulla tecnologia GMMA sviluppata da Gsk e Gsk vaccines institute for global health. “Questo vaccino include esosomi di membrana esterna rilasciati geneticamente da ceppi modificati di Salmonella enterica appartenenti ai sierotipi più comuni che causano la malattia in Africa- spiegano dall’Unoversità-.  Studi clinici di fase I/II in adulti e bambini permetteranno di valutare la sicurezza e definire la dose di vaccino ottimale per il suo ulteriore sviluppo. Verranno inoltre condotte analisi sierologiche e trascrittomiche per caratterizzare la risposta immunitaria al vaccino e sarà valutata la sensibilità agli antibiotici dei ceppi clinici di salmonellosi invasiva non tifoidea isolati in Ghana. Il progetto punta anche a rafforzare la collaborazione internazionale, inclusi i partner dei paesi africani, per migliorare la consapevolezza della malattia nei paesi endemici con risorse limitate in cui la malattia rappresenta un carico significativo per la salute pubblica”, proseguono.ù

“Il progetto PEDVAC-iNTS  – evidenzia la professoressa Medaglini – rappresenta un grande passo avanti nella lotta contro questo patogeno. Istituzioni pubbliche e private collaboreranno con l’obiettivo comune di rendere disponibile quanto prima il vaccino nei paesi in cui la malattia è endemica. Con PEDVAC-iNTS, abbiamo grandi speranze di far avanzare lo sviluppo tutto senese di un vaccino contro la salmonellosi non tifoidea invasiva che soddisfi i presupposti necessari per l’impiego nei paesi dell’Africa sub-Sahariana il prima possibile”