Covid, la Toscana torna arancione e rischia di rimanerci per più di due settimane. Ecco perché

I nuovi casi registrati in Toscana sono 725 su 16.140 test di cui 11.852 tamponi molecolari e 4.288 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 4,49% (7,7% sulle prime diagnosi). Sono i numeri dell’evoluzione del contagio da covid-19 in Toscana che ha anticipato il presidente della Regione Eugenio Giani in un post.

La Toscana si è svegliata nel giorno di San Valentino in zona arancione, dopo 5 settimane in fascia gialla. L’ordinanza del ministero della Salute è arrivata ieri, sabato 14 febbraio. “Abruzzo, Liguria, Toscana e la Provincia Autonoma di Trento passano in area arancione per 15 giorni a partire dal giorno successivo alla pubblicazione della nuova Ordinanza in Gazzetta Ufficiale”, si legge.

 Ars, “rischio permanenza in arancione per più di due settimane” – “La permanenza in zona arancione potrebbe non essere confinata solo a due settimane”, l’allarme lo ha lanciato l’Agenzia regionale di sanità toscana in un lungo articolo dove vengono spiegati i possibili sviluppi della pandemia in Toscana nei prossimi mesi.

“L’aumento dei casi sintomatici, se non preoccupa ancora rispetto ad una maggior carico futuro ospedaliero, preoccupa maggiormente per il calcolo dell’Rt”, si legge. L’aumento è da attribuire alla mobilità: “incrementa la sua diffusione con il maggior movimento delle persone – spiegano dall’Ars-. Il dato positivo è sicuramente che questo incremento non è esponenziale, ma lineare a tasso costante nelle ultime 3 settimane. Questo è probabilmente da attribuire alle efficaci politiche di screening mirate, che la Regione Toscana sta attuando con le due campagne Territori Sicuri e Scuole Sicure”.

L’Ars chiede un ampliamento delle “attività di sequenziamento del virus” per  “intervenire con zone rosse delimitate in modo chirurgico in quei territori che evidenziano la presenza di varianti, soprattutto quella brasiliana e sudafricana, sulle quali per ora anche i vaccini che abbiamo a disposizione pare non abbiano molta efficacia”. Bene il dato sui tracciamenti che avviene con una percentuale vicina al 100%

Vaccini, nuove dosi per AstraZeneca. Partono le somministrazioni per gli over 80 – Con l’accordo ed il coinvolgimento dei medici di famiglia domani, lunedì 15 febbraio, partiranno le iniezioni di dosi Moderna e Pfizer per gli over 80. Oggi in provincia di Siena l’Asl somministrerà le ultime 450 dosi di AstraZeneca che fanno parte della prima tranche per le categorie prioritarie under 55. Per l’azienda sanitaria ieri, all’ospedale Misericordia di Grosseto,sono arrivate la seconda fornitura di AstraZeneca (3900 dosi consegnate) e 2100 dosi di Moderna.