Covid, la speranza del vaccino di VisMederi e Statale di Milano: “La filiera è tutta italiana e vogliamo mantenerla tale”

In questo momento la filiera è tutta nazionale e vogliamo mantenerla tale“. La speranza di Emanuele Montomoli, cso di VisMederi, è quella di riuscire ad avere un vaccino anti-covid al 100% italiano.

Qualche giorno fa VisMederi e Università statale di Milano avevano annunciato che per il loro siero LeCoVax2 “il primo studio sperimentale preclinico, effettuato su modello murino, ha provato la sua efficacia nell’induzione di anticorpi in grado di neutralizzare il virus Sars-cov2”. Il risultato degli studi preclinici veniva definito “incoraggiante” ed era arrivato da un lavoro coordinato da Claudio Bandi, Sara Epis e Gian Vincenzo Zuccotti del Centro di ricerca pediatrica ’Romeo ed Enrica Invernizzi’ della Statale e lo stesso Emanuele Montomoli.

“Ancora  però siamo alla fase preclinica, della produzione parleremo quando avremo altri risultati e dopo aver trovato un partner per fare la parte clinica”, chiarisce il cso di Vismederi research che però si è comunque ritenuto soddisfatto dei primi test. “Sono molto incoraggianti. Abbiamo sviluppato il vaccino con l’università di Milano. La tecnologia è innovativa, di espressione della proteina sulla superficie del virus su Leishmania tarentolae che è un altro microrganismo – aveva spiegato-. Ci stavamo lavorando da quasi un anno e alla fine abbiamo trovato il processo ideale e abbiamo immunizzato alcuni animali”. Montomoli conclude: “Completeremo gli studi di preclinica e poi valuteremo come passare alla fase uno sull’uomo”.

Innovazione è la parola usata anche dagli esperti della Statale per parlare di LeCoVax2:  il vaccino delle caratteristiche innovative, che lo differenziano dagli altri vaccini attualmente in uso per il controllo di covid19, sia per il meccanismo di azione, sia per gli aspetti relativi alla conservazione e alla distribuzione, che sappiamo essere fondamentali per la gestione delle fasi future della pandemia”.

MC