Covid, 510 nuovi casi in Toscana. Vaccino, a febbraio 200mila dosi alla Regione

I nuovi casi registrati in Toscana sono 510 su 13886 test di cui 10229 tamponi molecolari e 3657 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 3,67% (7,1% sulle prime diagnosi). Lo rende noto, come ormai da prassi il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. I contagi scendono di poco, ma sono stati fatti meno tamponi. Stabile l’andamento della curva epidemiologica.

Sono 7.194 i soggetti testati. Gli attualmente positivi sono 9.175, +1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 744 (1 in più rispetto a ieri), di cui 96 in terapia intensiva (1 in più). Purtroppo, oggi si registrano 8 nuovi decessi: 2 uomini e 6 donne con un’età media di 84,8 anni.

Fronte vaccini, martedì 2 febbraio, a partire dalle 15, saranno riaperte le agende della fase 1 per la prenotazione delle prime somministrazioni di Pfizer da parte delle 6.900 persone, che si erano già prenotate e alle quali erano stati annullati gli appuntamenti per improvvisa riduzione delle forniture. E’ quanto comunica la Regione che però chiarisce anche che la riapertura sarà possibile se arriveranno in Toscana le nuove 31590 dosi di vaccini Pfizer-BionTech, la cui consegna da parte dell’azienda è prevista agli inizi della prossima settimana.

“L’arrivo delle nuove dosi di vaccino consentirà di proseguire con i richiami – spiega il presidente Eugenio Giani -. Seguiamo l’andamento della campagna vaccinale con la massima attenzione, per proteggere il nostro personale sanitario, i nostri anziani più fragili e, mi auguro a breve, anche tutti gli altri”. L’assessore regionale alla salute Simone Bezzini infine, in un’intervista a La Nazione, ha spiegato il modello di vaccinazione di massa che sarà usato in Toscana. Spiegando che l’approvazione del vaccino di AstraZeneca rappresenta una svolta (“è più maneggevole, non serve una temperatura eccessiva per conservarlo”) Bezzini ha detto che le dosi della casa farmaceutica americana saranno usati  per gli under 55 mentre Pfizer e Moderna andranno ai più anziani ” costruendo una filiera organizzativa compatibile con i vaccini”. A febbraio in Toscana si attendono 200 mila dosi dei vaccini delle tre multinazionali,