Covid-19, oltre 900 domande per i buoni spesa, il sindaco: “Chiederemo più soldi allo Stato”

Si è tenuta, come ogni giorno, la videoconferenza fiume tra il sindaco di Siena Luigi De Mossi e la stampa locale. Si parla di buoni spesa, moltissime sono le domande pervenute al Comune di Siena, ad ora sono oltre 900 le domande, ma l’Amministrazione stima che si possa arrivare intorno alle 1400-1600 domande. Il sito a cui fare domande è sempre www.comune.siena.it, attraverso il sito sarà possibile inviare la richiesta e sempre attraverso lo stesso sarà dato risposta al riguardo di una possibile accettazione o un possibile rifiuto.

“Ad oggi registriamo oltre 900 domande pervenute al Comune di Siena per richiedere i buoni spesa – afferma il sindaco di Siena Luigi De Mossi -. Prevediamo una richiesta di 1600 persone, abbiamo bisogno anche di fondi, chiederemo  più soldi allo Stato”.

Il primo cittadino ha fornito anche i numeri odierni dei nuovi casi positivi. Da ieri si contano solamente 131 positivi nel territorio comunale di Siena, un incremento di una persona, in rianimazione ci sono attualmente 5 persone, 30 sono ricoverate mentre il resto dei pazienti positivi si trova in sorveglianza attiva domiciliare.

Con oggi verrà completata la consegna delle mascherine agli studenti universitari. De Mossi commenta anche la lettera scritta dal sindaco di Gaiole al presidente Conte. Il comune chiantigiano non ha registrato nessun caso di positività del coronavirus, adesso chiede di poter tornare al lavoro.

“Credo che il sindaco di Gaiole in Chianti abbia fatto bene a mandare la lettera al presidente Conte – ha detto De Mossi -. Ognuno pensa al bene del proprio paese o della propria città e deve sfruttare qualsiasi mezzi a disposizione per dialogare”.

Da oggi sarà possibile recarsi negli orti limitrofi alle abitazioni, nel caso in cui fossero distanti dalle residenze, sarà possibile andarci  solo se ci fosse la necessità di accudire gli animali. Il sindaco invita comunque alla cautela, il trend dei positivi nel comune di Siena si è notevolmente abbassato ma questo non vuol dire che non ci sia un pericolo sanitario in corso.