Coronavirus, tutta Italia diventa zona rossa

Con un provvedimento speciale il consiglio dei ministri ha di fatto reso tutta l’Italia una zona rossa. Le misure del Dpcm dell’8 marzo che erano state predisposte per la Lombardia e per 11 province del Nord Italia adesso valgono anche nel resto della penisola, anche a Siena. L’annuncio è arrivato ora durante la conferenza nella sala stampa di Palazzo Chigi, adesso le regole sono uguali per tutti.

“Io capisco le famiglie, i giovani che cercano la socialità – ha detto il premier-. Sono abitudini che potranno essere adattate alle esigenze. Non c’è più tempo: i contagi crescono ed anche i decessi. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Va fatto subito e ci riusciremo se tutti ci adatteremo a queste norme più stringenti”

“Abbiamo adottato misure più stringenti  dure per tutelare la salute di tutti – continua-.Se la salute pubblica è messa a repentaglio, noi siamo costretti a imporre sacrifici. Per questo firmerò il provvedimento Io resto a Casa. Non ci sarà più zone rosse  ma un’Italia zona protetta”. Non ci sono più zone rosse- non c’erano già dal decreto di  ieri mattina perché sono state rinominate zone arancioni- ma tutte le Regioni dovranno essere considerate come un paziente unico.

Le misure – Bisognerà “evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori “, salva la possibilità di rientrare a casa propria o “comprovate” esigenze lavorative, che dovranno però essere autorizzate dal prefetto. Chi ha 37,5 di febbre è invitato a restare a casa, chi è in quarantena ha il divieto assoluto di uscire.

Attività didattica sospesa fino al 3 aprile- Scuole e università chiuse in tutta la nazione.

Bar e ristoranti-sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle 6 alle 18 , con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità’ del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1
lettera d), con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione

Divieto di assembramenti al pubblico- “Non ci possiamo permettere più aggregazioni che diventano occasioni di contagio – afferma Conte-. Sono costretto a intervenire in modo più deciso per proteggerci tutti. La sanità è un diritto di tutti, non possiamo abbassare la guardia”.

Manifestazioni sportive:  stop al campionato di serie A – “Non c’è ragioni per cui proseguano le manifestazioni sportive, mi dispiace per i tifosi – sottolinea Conte”. Sono sospese le Nativity’ di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi;elle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché’ gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati.

Centri commerciali aperti nel weekend- Nei giorni feriali, il gestore dei richiamati esercizi deve comunque predisporre le condizioni per garantire la possibilità’ del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Chiusi musei, centri culturali, cinema ,teatri, stazioni sciistiche, cono sospese le attività’ di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi;elle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonche’ gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Concorsi sospesi