Coronavirus, taglio della guardia medica. Fismu: “Rischiamo di intasare il sistema ospedaliero”

Il taglio della guardia medica è ormai un tema caldissimo, ultimamente molto presente nelle cronache dei quotidiani locali e regionali. Ebbene, parliamo dell’ordinanza dalla Regione Toscana relativamente alla riduzione di orario delle guardie mediche per supportare il personale ospedaliero nella lotta al Covdid-19. Questa sera ne abbiamo parlato insieme a Francesca Muti, segretaria regionale Fismu (Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti ndr) e Marco Bruni, responsabile aziendale Fismu per la Ausl sud-est. Nel particolare si parla di ridurre gli orari delle guardie mediche per incrementare il lavoro nella lotta all’emergenza sanitaria, così facendo, però, si otterrà un supporto solamente telefonico da parte delle guardie mediche negli orari notturni. Tutto ciò, a detta del sindacato, potrebbe portare un intasamento del sistema ospedaliero rischiando di non garantire più il cosiddetto ‘servizio essenziale’.

“L’ordinanza firmata dalla Regione Toscana non ci trova favorevoli – dicono Francesca Muti e Marco Bruni -, il taglio degli orari delle guardie mediche rischia di comportare un grave danno al nostro sistema sanitario regionale. Stiamo vivendo un momento difficile con gli ospedali allo stremo delle forze, con continui accessi nei pronto soccrsi a causa dell’emergenza sanitaria. Il supporto di un medico di guardia a disposizione della comunità avrebbe potuto supportare, limitando gli accessi nelle strutture sanitarie, cercando di assistere il paziente nella propria abitazione. Così facendo rischiamo di aggravare il lavoro concentrandolo ulteriormente negli ospedali, rendendo ancora più difficile il lavoro dei professionisti sanitari”.

Niccolò Bacarelli

Gennaro Groppa

Di seguito la video intervita completa.