Coronavirus, la proposta di choc di Confcommercio: negozi chiusi tranne quelli di prima necessità

“I maggiori virologi, impegnati in prima linea nella lotta alla diffusione del contagio, ci chiedono di non uscire. E allora cosa teniamo a fare i negozi aperti se la gente deve restare a casa? In nome e per conto della categoria, vorremmo avanzare la proposta formale di chiudere tutti per due settimane, ovviamente fatti salvi i servizi di prima necessita, in primo luogo generi alimentari e farmacie, per poi ripartire una volta debellata l’epidemia”.

Parole di Aldo Cursano, presidente Confcommercio Firenze e vicepresidente vicario Fipe nazionale, che in un’intervista al quotidiano La Nazione lancia l’idea per gli operatori del commercio, del turismo e dei pubblici esercizi di chiudere subito tutte le attività. Come riporta il quotidiano la proposta potrebbe diventare un compromesso tra i commercianti e lo stato: quattordici di chiusura in cambio dello stop uscite fiscali, previdenziali, tributarie, bancarie e degli affitti