Consulenti, servizio, clienti: ecco il 2020 di Sapori di Toscana. L’azienda senese strizza l’occhio ai legami. Di qualità

Bentornati nel 2019, quello di Sapori di Toscana, l’azienda nata a Siena nel 2003 e che dal 2018, con l’ampliamento fino a Grosseto e le novità strategiche oltre che strutturali, ha iniziato un profondo processo di metamorfosi.  “Un po’ come la crisalide che ora è diventata farfalla ed è pronta a spiccare il volo – aveva commentato il direttore generale Andrea Giannetti (nella foto di copertina) in occasione del grande evento al resort La Bagnaia, giornata di presentazione dei nuovi scenari aziendali. Oggi l’appuntamento è invece all’hotel Garden, con l’evento “Welcome back”, ‘Bentornati’, appunto. Dopo un anno, la stessa accoglienza ai dipendenti per parlare del futuro ma anche per tracciare un bilancio del 2019 che si chiude. Un modo per abbracciare risultati e prospettive insieme a quanti ogni giorno lavorano per mantenere gli elevati standard del food delivery.

“Siamo arrivati al momento innovativo di tutta la trasformazione  – commenta Giannetti a margine dell’evento – che è iniziata nel 2015 e con l’importante 2018 di ristrutturazione, con l’apertura a Grosseto e il riposizionamento a Siena: oggi Sapori di Toscana è un’azienda completamente diversa rispetto a marzo dello scorso anno, quando stavamo preparando tutti questi passaggi”.

Guardare al 2020 con uno sguardo al 2019, per trovare che cosa? “Una realtà importante sul territorio che oggi riunisce la vecchia e la nuova guardia, dall’evento della Bagnaia a quello in corso al Garden c’è in mezzo un anno di grandi cambiamenti, un anno che ci vede guardare con razionalità al 2019 che si chiude e con ottimismo al 2020. Tiriamo le somme su un lavoro importante e talvolta danneggiato dall’andamento di un turismo non eccellente a causa delle condizioni meteo. Ma noi abbiamo continuato a mettere mattoncini per il 2020 partendo dal budget, dalla parte commerciale fino alle novità per i clienti”.

E quali saranno le novità per il prossimo anno? “Il consolidamento commerciale che nel 2019 ha lanciato la sfida a tutta la Toscana con lo sviluppo di nuove aree dove nel 2018 ancora Sapori di Toscana non operava e la messa a regime due progetti importanti che riguardano la logistica e il riordino: Sapori di Toscana si doterà anche di una app che permetterà di seguire in tempo reale la consegna e il conseguente gradimento e poi stiamo adottando il sistema per non far mancare mai i prodotti. Non guardando a cosa è finito ieri ma pensando a cosa mancherà domani, con la capacità di riassortimento immediata. Di base – continua il direttore generale – questi saranno i macro elementi su cui andrà ad appoggiarsi la strategia fondamentale del’azienda: un fil rouge che lega consulenti, servizio, clienti. Queste le tre parole chiave di Sapori di Toscana”.

Cioè? “I nostri agenti, che sono costantemente formati e aggiornati  – va ricordato che Sapori di Toscana si differenzia nell’attività di delivery food anche per prodotti a km zero e per gli agriturismo –  saranno sempre più in grado di diventare consulenti di fiducia per i ristoratori. In un mercato che sempre più spesso sceglie di ricevere consegne a domicilio, sappiamo rispondere prontamente ed è qui che entra in gioco il concetto di servizio, di qualità: il cliente sceglie, attraverso la app ma sarà compito del consulente valutare insieme necessità e qualità del prodotto sulla base delle esigenze del cliente. L’interazione completa con l’azienda, anche attraverso le nuove tecnologie, permetterà di essere presenti sempre vicini alla clientela”.

Parliamo di fatturato: all’apertura di stagione Giannetti puntava ai 40 milioni di euro. Sapori di Toscana ci è riuscita? “Ci siamo andati vicini, in realtà la prospettiva dei 40 milioni è per il 2020. Ho aperto la mia relazione di oggi proprio con l’immagine di un bicchiere a mezzo. Mezzo vuoto o mezzo pieno? E’ questo che ho chiesto ai dipendenti. Ed è mezzo pieno, perché così si imposta la strategia di Sapori di Toscana, con la speranza che l’anno prossimo l’annata turistica sia più favorevole. Nel frattempo, ci siamo strutturati e siamo a regime con le assunzioni – cento dipendenti con picchi di 160 in alta stagione e un continuo scouting di agenti, nel 2020 arriveremo a 40, incrementando cinque persone”.

 

Katiuscia Vaselli