Consorzio Agrario, Marcucci all’attacco: “Trabalzini non è il presidente”

“Eros Trabalzini, ad oggi, non è il presidente. Queste funzioni sono attualmente ricoperte da me fino a che non verrà chiarita questa situazione”. Per il Consorzio agrario di Siena è un autunno bollente: Luca Marcucci (associato della Cia) non accetta quanto è accaduto nello scorso Cda che ha portato ad un cambio di vertice nell’azienda. E’ necessario fare un passo indietro per capire meglio: in seguito ad un voto di sfiducia a Marcucci, vice presidente facente funzioni di presidente dopo la scomparsa di Giuseppe Bicocchi, la maggiornaza del cda ha tolto le redini a Marcucci, in favore di Eros Trabalzini. Luca Marcucci però non ci sta e promette battaglia: “La maggioranza del collegio sindacale ad oggi non si è espressa sul verdetto del consiglio e non ha detto se quanto è accaduto è valido “, puntualizza. “Nell’assemblea dello scorso 29 settembre non era previsto nessun punto all’ordine del giorno sulla nomina di un nuovo presidente – continua Marcucci -. La giornata di lavori era su alcune vicende che coinvolgono il Consorzio Agrario, argomenti su cui ho chiesto spiegazioni ai 5 consiglieri di Coldiretti per conoscere le loro intenzioni. Loro hanno infatti rifiutato le vendite immobiliari a Piancastagnaio e non stanno portando avanti le operazioni di risanamento che erano previste già dall’assemblea del bilancio di gennaio 2021 – prosegue-. A un certo punto il collega Luigi Sardone mi ha chiesto di leggere un documento dove mi si chiedeva immediata convocazione di un nuovo consiglio con, al primo punto, l’elezione di un nuovo consigliere e, al secondo, la nomina del presidente. La seduta si sarebbe dovuta svolgere entro 3 giorni – questa la versione di Marcucci-. La mia replica è stata dire che, in quel preciso momento,  non potevo dare una data perché dovevo guardare prima  l’agenda dei miei impegni e quella dell’impegni del Direttore.  Dopo questa cosa loro, in modo illegittimo, mi hanno sfiduciato e si sono votati il presidente da soli  senza che io o gli altri consiglieri potessimo votare secondo le nostre posizioni”, conclude.