Comitato Siena 2: “La scuola di San Miniato deve restare una priorità”

Come recuperare gli anni scolastici

“La scuola primaria a San Miniato è e deve restare una priorità”. Lo grida a gran voce il Comitato Siena 2 che ha chiamato in causa il consigliere di maggioranza Mauro Marzucchi, di Siena Aperta. “Abbiamo appreso con sconcerto e preoccupazione che ieri, durante la seduta del consiglio comunale di Siena, il Presidente della commissione programmazione e bilancio ed esponente della maggioranza abbia affermato che la nuova scuola primaria prevista a San Miniato “non ha urgenza, perché non ha utilità”, si legge.

“Ci preoccupa anche che l’assessore ai lavori pubblici(Sara pugliese ndr.) nel suo intervento non abbia citato la scuola tra le priorità di questa amministrazione. Ciò ci porta a considerare come facilmente prevedibile che il progetto della nuova e bella scuola – si legge ancora-, sarà lasciato morire sul binario morto di atti di programmazione (Piano Operativo e Piano delle Opere Pubbliche), ai quali non sarà data alcuna attuazione. Pur apprezzando il confermato impegno e gli stanziamenti, da tempo attesi e dovuti, per la Piazza della Costituzione per i parcheggi sottostanti e per lo spostamento di Via Berlinguer nel quartiere di San Miniato, non possiamo non sottolineare con disappunto questo dichiarato disimpegno sulla nuova scuola!”.

“Cercando fra le ipotetiche motivazioni abbiamo avvertito che questa amministrazione non vorrebbe impegnarsi con un mutuo così pesante solo per questa opera. Se solo si aguzzasse l’ingegno”, prosegue il testo.

“Come associazione abbiamo sostenuto e sollecitato sempre la realizzazione di questa nuova scuola perché siamo convinti dell’urgenza e della saggezza di questa scelta ed anche perché questa è proveniente da ciò che la ex Circoscrizione 2 in questa parte della città aveva richiesto e sollecitato per prima sotto la spinta di alunni, genitori e operatori – concludono-. Prediamo le distanze nette da questa scelta di stralcio e, per quanto possibile, la contrasteremo invitando l’amministrazione ad un ripensamento”.