Comitato Amici del Palio, l’appello di Muzzi: “Siena deve ricominciare, come nel 1947. Lavoriamo insieme”

“Nel 1947 siamo nati per una rinascita. I momenti che stiamo vivendo oggi sono gli stessi di quei mesi, quando eravamo appena usciti dalla guerra”. Emiliano Muzzi, presidente del Comitato Amici del Palio, interviene così durante una diretta su Siena News.

Nei giorni scorsi alcuni manifesti (con punti interrogativi sui tavoli di Contrada, sul tufo, su Piazza e sul Campanone) hanno tappezzato la città ed hanno incuriosito tutti. Un’iniziativa che era legata al mondo del Palio e delle contrade, ma i cittadini non erano riusciti a capire quale fosse il motivo e chi fosse l’autore. Ieri, mercoledì 22 aprile il Comitato Amici del Palio ha reso noto, con un comunicato, di essere l’artefice dietro a questi misteriosi manifesti. Una riflessione, si trattava di questo. E Muzzi ha spiegato perché. “Tutto è nato in una nostra assemblea: sa un pensiero iniziale di un consigliere si è creata una discussione comune. Alla fine abbiamo creato quattro manifesti che rappresentano tutto quello che è emerso da questo nostro incontro”, afferma. ““Una passione sempre accesa. Punti interrogativi. Sono molte le domande che, dall’inizio della pandemia, ci stiamo ponendo all’interno del consiglio del Comitato Amici del Palio. Domande spontanee, viscerali, istintive, che riguardano il presente e il futuro delle contrade e del Palio e, più in generale, la vita di contradaioli e senesi”, così invece recitava la nota.

“La nostra voleva essere una provocazione, un piccolo passo per vedere che risposta potesse dare la città”, sottolinea Muzzi che aggiunge “viviamo senza società di contrada e feste titolari, manca la socialità, mancano gli elementi di riferimento per Siena”. Infine la proposta: “adesso bisogna sapere cogliere questo momento e muoverci tutti, dalle contrade, alla stampa, al mondo dell’economia verso una giusta via, senza commettere certi errori del passato”.

 

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