Come proteggere i dipinti murali: al Santa Maria della Scala il libro di Simona Sajeva

Un decennio di indagini condotte su grandi strutture che per antonomasia hanno simboleggiato un periodo del passato come la reggia di Versailles, grandiosa residenza reale voluta dal Re Sole e simbolo dell’Assolutismo francese oppure il misterioso sito archeologico di Moscopoli, in Albania, con i suoi monasteri che ricordano la grande influenza della chiesa ortodossa nella regione. Un lavoro meticoloso, quello dell’ingegner Simona Sajeva documentato nell’opera Pitture Murali, i degradi di origine Meccanica.

Condividere una metodologia ed offrire degli strumenti per comprendere l’interazione tra dissesto delle strutture ed il degrado delle pitture murali, questo è l’obiettivo del suo studio.

Nel suo scritto Simona Sajeva si pone alcune domande partendo dall’assunto che la decorazione dipinta aderisce all’edificio e ne segue le sorti. Ma ad oggi, quando si tratta di conservazione dei dipinti murali, questo aspetto è preso in considerazione?  Il manuale affronta la relazione tra superficie artistica e corpo architettonico e ne propone una visione globale per un approccio, nella conservazione-restauro, più olistico. Partendo dalla pratica corrente, in cui la conservazione-restauro dei dipinti murali e degli edifici sono generalmente trattati separatamente, il libro arriva all’aspetto più raramente considerato, ovvero il comportamento strutturale dell’edificio e gli effetti che produce sulle superfici decorate.

Eppure i due aspetti sono in simbiosi. Quindi, come rispondere a queste esigenze? Quali discipline integrare? L’ingegneria, non solo fornisce gli strumenti intellettuali e tecnici per comprendere i degradi di origine meccanica, ma apporta anche la razionalizzazione delle fasi di lavoro, necessaria all’incontro tra questi due campi normalmente distinti: superfici decorate e strutture architettoniche.

Bruno Zanardi, che ha recensito il volume sul Giornale dell’Arte, definisce il volume :”il bel libro della Sajeva […], primo di un’annunciata serie di manuali per il restauro,[…]” sottolienando come “L’imponente e molto preciso repertorio grafico e fotografico presente nel manuale vuole infatti, condurre i restauratori a capire se i danni visibili di un intonaco dipinto (fessure, fratture, disassamenti dell’immagine, ecc…) corrispondono a sottostanti danni strutturali nelle murature, così da far intervenire i colleghi ingegneri prima sulla causa, i danni strutturali, che sul danno […]”.

Giovedì 31 gennaio alle 17.30 alla Biblioteca Giuliano Briganti al Santa Maria della Scala di Siena, verrà presentato il volume di Simona Sajeva