Colle val d’Elsa. Bilancio di previsione all’insegna del mantenimento dei servizi e dell’equità sociale

Mantenere i servizi essenziali, dal sociale all’istruzione fino a trasporto pubblico e tutela dell’ambiente, e garantire un’offerta, seppure ridimensionata, in ambiti che lo Stato non considera funzioni fondamentali degli enti locali ma che, per il Comune colligiano, rimangono importanti per la qualità della vita della comunità: cultura, sport, sostegno alle attività produttive, turismo e promozione territoriale. Sono questi gli obiettivi che l’amministrazione comunale di Colle di Val d’Elsa si è data costruendo il bilancio di previsione per il 2012, una manovra complessa, perché costretta a fare i conti, come tutti gli enti locali, con la progressiva riduzione dei trasferimenti statali e con un difficile contesto economico generale. La manovra è stata illustrata questa mattina, mercoledì 4 aprile dal sindaco, Paolo Brogioni e dall’assessore di riferimento, Leonardo Parri e sarà presentata nel pomeriggio in consiglio comunale. L’approvazione è prevista entro l’inizio di maggio.

 

 

 

Il bilancio di previsione 2012 ammonta a 17 milioni di euro e si fonda su alcune linee guida essenziali: razionalizzazione della spesa corrente, riorganizzazione della macchina amministrativa, potenziamento del recupero dell’evasione fiscale e attuazione di un piano di alienazioni di beni non strumentali alle funzioni dell’ente, a supporto soprattutto degli investimenti. A questo si aggiunge un ricorso alla leva fiscale all’insegna dell’equità sociale e della tassazione patrimoniale con un’applicazione dell’Imu che tutela la prima casa e, per quanto possibile, le attività produttive, attraverso aliquote differenziate per fasce di riferimento. Rimangono invariate rispetto al 2011 Irpef e tariffe per i servizi a domanda individuale (mensa, scuolabus e asilo nido).

 

 

 

“Il nostro Comune, come molti altri enti locali – afferma il primo cittadino, Paolo Brogioni – soffre la forte contrazione di risorse erogate dallo Stato dopo cinque manovre varate dall’ex governo Berlusconi nel corso del 2011 e il decreto “Salva Italia” del governo Monti nello scorso dicembre. I Comuni, inoltre, non conoscono ancora l’entità dei trasferimenti statali che saranno erogati nel 2012 e questo crea grande incertezza nella chiusura dei bilanci e nella pianificazione dell’attività amministrativa. Per il momento – aggiunge Brogioni – sappiamo che nell’anno in corso Colle di Val d’Elsa potrà contare su oltre 2 milioni di euro in meno rispetto al 2011, una cifra che comprende minori trasferimenti statali e una contrazione nelle risorse esterne su cui abbiamo contato negli anni passati e negli oneri di urbanizzazione, a causa della crisi dell’edilizia”.

 

 

 

Le priorità. “Il Comune – continua Brogioni – ha, però, l’obbligo di continuare a dare risposte adeguate ai bisogni della comunità e abbiamo deciso di promuovere un progetto per la città che coniughi le limitate risorse a disposizione con la salvaguardia dei servizi essenziali, evitando il ricorso a tagli lineari. Vogliamo, infatti, continuare a garantire opportunità di qualità nel settore sociale ed educativo, dando particolare attenzione alle fasce deboli; un adeguato trasporto pubblico urbano, seppure con alcuni interventi di razionalizzazione, e politiche ambientali attente a uno sviluppo sostenibile del territorio. Continueremo anche a sostenere attività in altri settori che riteniamo importanti per la tenuta sociale di una comunità, anche se per lo Stato non sono funzioni fondamentali degli enti locali e contano, pertanto, su minori risorse: dalla cultura allo sport, dal turismo al supporto alle attività produttive. Con questi obiettivi, abbiamo costruito il bilancio puntando su azioni di efficientamento e rigore nella macchina amministrativa, ma questo non è sufficiente a garantire i servizi essenziali e siamo costretti a chiedere uno sforzo straordinario anche ai cittadini. Consapevoli del difficile momento economico generale che colpisce famiglie e imprese, abbiamo lavorato su una ripartizione equa dei sacrifici e siamo aperti al confronto costante con la città, come abbiamo fatto con associazioni di categoria e parti sociali e con i cittadini, nel corso degli incontri ‘Se io fossi Sindaco’ che si chiuderanno nei prossimi giorni e che stanno riscuotendo interesse e partecipazione”.

 

 

 

Recupero delle risorse. L’amministrazione comunale ha recuperato risorse attraverso la razionalizzazione e il contenimento della spesa corrente, rivedendo le singole voci di bilancio, riducendo la spesa per il personale e decurtando i costi di rappresentanza e per le consulenze esterne. Inoltre, sta attuando forme di risparmio sui costi delle utenze degli edifici pubblici, dall’energia elettrica al riscaldamento, e sarà potenziato il recupero dell’evasione fiscale, rafforzando l’attività degli uffici interni e la collaborazione con l’Agenzia delle entrate. Sul fronte degli investimenti, il Comune punta a recuperare 5,9 milioni di euro dal piano di alienazioni di immobili non strumentali all’ente già approvato nel corso del 2011, che comprende, tra gli altri, alcuni locali del centro di medicina sportiva al Palazzetto dello Sport; un’azienda agricola e le ex scuole di Collalto e Quartaia.

 

 

 

Sul fronte delle opere pubbliche è previsto il completamento dei progetti di riqualificazione urbana già avviati, che contano soprattutto su risorse esterne già stanziate, dalla Piazza Teatro del Popolo alla Mediateca nell’area de La Fabbrichina. Inoltre, è previsto il completamento del Museo San Pietro e del recupero del Palazzone e la realizzazione del fontanello di acqua pubblica a Le Grazie. Grazie al contributo della Regione Toscana e alla compartecipazione di risorse proprie del Comune, sarà costruito il marciapiede a Castelsangimignano e sarà consolidato il ponte di San Marziale. Altre risorse, rappresentate soprattutto dagli oneri di urbanizzazione, andranno a finanziare la manutenzione di strade, edifici scolastici e aree verdi, settori fondamentali a servizio della comunità, oltre alla realizzazione di percorsi pedonali sul ponte di Spugna.

 

 

 

Stabilità di bilancio. “Abbiamo dato equilibrio e stabilità al bilancio comunale – afferma l’assessore Leonardo Parri – attraverso interventi strutturali, sia sulla spesa che sulle entrate. Nonostante la carenza di risorse, per la prima volta dopo diversi anni e nonostante la legge ancora ce lo consenta, non destineremo alla parte corrente risorse straordinarie provenienti dai permessi a costruire, che andranno a sostegno degli investimenti. Inoltre, stiamo cercando di ridurre la quota di indebitamento del Comune, evitando il ricorso a nuovi mutui e abbattendo quelli esistenti tramite estinzione anticipata, grazie a risorse che deriveranno dal piano alienazioni. Con queste azioni, abbiamo ridotto del 33 per cento il nostro indebitamento rispetto al 2004 ”.

 

 

 

Politica fiscale e Imu. “Le azioni messe in campo dall’amministrazione comunale – aggiunge Parri – non sono, però, sufficienti a garantire i servizi che vogliamo erogare ai cittadini e dobbiamo ricorrere alle leva fiscale, puntando su equità sociale e tassazione patrimoniale. Manteniamo invariate rispetto al 2011 l’aliquota Irpef, che incide sul reddito dei lavoratori, e le tariffe per i servizi a domanda individuale per mensa, scuolabus e asilo nido, riviste lo scorso anno. Interverremo, invece, sull’Imu, anche se non ne condividiamo il meccanismo contorto che rende i Comuni esattori dello Stato nei confronti dei cittadini per risanare il debito pubblico italiano”.

 

 

 

“L’Imu – spiega ancora Parri – prevede una rivalutazione del 60 per cento delle rendite catastali degli immobili e un’aliquota base dello 0,4% sulla prima casa, intesa come abitazione principale, e dello 0,76% sugli altri immobili. L’applicazione delle aliquote base, come accade in tante altre realtà, non è sufficiente a garantire i servizi essenziali, dal momento che non porta gettito aggiuntivo ai Comuni: le risorse derivanti dall’Imu sulla prima casa vengono, infatti, sterilizzate dalla riduzione dei trasferimenti statali, mentre il 50% di quella applicata sugli altri immobili deve essere versata allo Stato. Abbiamo dovuto, quindi, incrementare le aliquote sugli immobili che non sono abitazione principale, con aumenti differenziati per fasce di riferimento, salvaguardando, per quanto possibile, le attività produttive, già penalizzate dalla crisi. A Colle – aggiunge l’assessore – nel 2011 il gettito derivante dall’Ici sulle seconde case destinato alle casse comunali era di 2,8 milioni di euro, cifra di poco superiore ai 2,7 milioni di euro che oggi, con l’Imu, dobbiamo trasferire totalmente al governo. L’altra novità fiscale – conclude Parri – è l’imposta di soggiorno, richiesta a chi pernotterà nelle strutture ricettive colligiane. Le risorse che ne deriveranno, previste per un importo di circa 100mila euro nel 2012, andranno a finanziare la promozione turistica e territoriale della città”.

 

 

 

Aliquote Imu a Colle di Val d’Elsa. Sulla prima casa, sarà mantenuta l’aliquota base fissata dal governo, pari allo 0,4%, con le esenzioni fissate dall’esecutivo (una detrazione di 200 euro a famiglia e una riduzione di 50 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni). Sugli altri immobili, le aliquote, differenziate per fasce di riferimento, saranno dello 0,95% sui beni strumentali alle attività produttive e sulle case locate a canone concordato; 1% sulle case locate a prezzo di mercato e 1,06% sulle case sfitte.