“Collaboriamo con Comune e contrade. Accoglieremo gli studenti in totale sicurezza”

“Collaboriamo con Comune, contrade ed altri istituzioni. Agli studenti garantiremo gli spazi necessari per poter fare le lezioni in presenza“, questa la promessa che il Rettore dell’università di Siena Francesco Frati ha fatto durante l’odierna conferenza per elencare le novità per l’anno accademico 2020/2021. Tra le strutture individuate dall’ateneo c’è anche il Santa Maria della Scala con alcune sue sale come Sant’Ansano, San Pio, Italo Calvino. “Alcune lezioni saranno ospitate nell’aula magna del Rettorato,  alcune matricole di Medicina potrebbero ritrovarsi nel palazzo di fronte al Laterino. Garantiremo il mantenimento del distanziamento sociale”.

Queste sono alcune delle opzioni valutate per ripartire e le intenzioni di Frati sono molto chiare :”Questo ateneo trova la sua forza nella presenza delle sue matricole – dice- che si devono confrontare con i docenti e si devono formare qui”.

Rimane la didattica a distanza, “sarà fatta per chi non  ha visti di studio o chi si trova in zone rosse- prosegue Frati-. Sarà uno strumento per chi si dovesse trovare in difficoltà”. Le lezioni saranno spalmate su più ore, anche il sabato , tra le altre soluzioni che vengono illustrate dal direttore generale dell’università Emanuele Fidora “c’è l’investimento di un milione e ottocentomila euro per per attrezzare quasi tutte le aule di strumenti che permettano di  registrare gli insegnamenti facendo didattica asincrona- spiega-. Spingiamo per la presenza ma l’offerta formativa non si interrompe e nessuno avrà penalizzazioni. si potrà per esempio fare teledidattica in aule limitrofe a quella dove è presente il professore” .

Nel ricordare che l’ateneo sta già comunque rendendo nuovamente accessibili alcuni suoi immobili, come la Sala Rosa e il Chiostro di San Francesco, il rettore ha commentato con fiducia i primi dati delle preimmatricolazioni.”il numero è pari a quello dell’anno scorso: 450-annuncia-. Ci aspettiamo 2600 immatricolati e il dato segnala l’attenzione inalterata verso l’università “, anche per gli studenti internazionali “si sono registrati gli stessi numeri dell’anno precedente”, ma rimane il timore riguardo ” al problema del rilascio dei visti dalle ambasciate italiane”.


Per l’anno accademico 2020/2021 l’offerta formativa comprende  71 corsi di studio, di cui 31 lauree triennali, 35 magistrali e cinque magistrali a ciclo unico. I percorsi di studio in lingua inglese saranno 19, 8 invece quelli che offriranno la possibilità di conseguire un doppio titolo, italiano e straniero, grazie agli accordi di collaborazione con altre università in Europa. Rimangono poi da considerare i master, i corsi post-laurea, dottorati e percorsi di eccellenza, come scuole di alta formazione e specializzazione.”Tre le novità nelle magistrali-evidenzia Frati- : la laurea in Sustainable industrial pharmaceutical biotechnology e quella in Sostenibilità sociale e management del welfare“. E ancora, sono stati attivati  due nuovi curriculum in Electronics and communications engineering, Telecommunication for the digital society e Electronics for smart industry, uno per Artificial intelligence and automation engineering , “diamo possibilità per sviluppare competenze in diversi campi del sapere per produrre dispositivi utili allo sviluppo delle imprese del territorio”.

Il capitolo finale invece riguarda il comportamento che l’ateneo potrebbe tenere in caso di nuovi focolai epidemici in autunno. “Saremo pronti a implementare ogni misura di sanità pubblica qualora la situazione peggiorasse- conclude il Rettore-. Il nostro legame con l’Azienda ospedaliera è forte e ci prepariamo a gestire eventuali situazioni critiche come abbiamo già fatto in passato quando, in totale sicurezza,  dopo il primo caso  avvertimmo tutti gli studenti venuti a contatto con il positivo facendoli mettere in quarantena volontaria”.

Marco Crimi