Cinghiale attacca donna a Siena, l’assessore Remaschi: “Problema si risolve con soluzioni innovative”

“Le politiche di riduzione drastica sono una soluzione al problema ma bisogna anche capire come agire. Nelle zone urbane o interurbane  non ci possono essere i cacciatori che sparano come in aree di campagna. Bisogna incidere con le catture o con altri strumenti che stiamo valutando insieme agli Atc, alla polizia provinciale per cercare di regolare fenomeno”.

Così l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi interviene sul caso della donna attaccata e ferita a Siena da un cinghiale pochi giorni fa nella strada di Scacciapensieri, in piena area urbana. Remaschi nello specifico ha risposto alla richiesta rinnovata dal direttore della Coldiretti locale, Simone Solfanelli, di ridurre drasticamente il numero degli ungulati attraverso politiche speciali. Sul caso sono anche intervenuti politici regionali tra cui Roberto Salvini, del Gruppo misto, che aveva chiesto di consentire ai cacciatori di intervenire con la massima urgenza.

“La situazione deve essere analizzata, sono cambiati i comportamenti degli ungulati – prosegue Remaschi-. Prima non succedeva che cinghiali e caprioli arrivassero fino in città. C’è un problema di sicurezza stradale e di sicurezza delle persone. C’è inoltre il tema della paura che la gente ha verso questi animali in una regione, come la Toscana, dove tanti turisti frequentano percorsi collinari”.

“Insieme dobbiamo provare a insistere, a non mollare – conclude Remaschi-. Abbiamo fatto passi in avanti con la legge del 2016( Legge obiettivo per la gestione degli ungulati in Toscana ndr.). Abbiamo cercato alcune soluzioni che però non sono ancora esaustive, dobbiamo trovare soluzioni innovative”.

Marco Crimi