“Il Chianti non è in vendita”: i cittadini della zona contro la nascita della centrale elettrica

Tutti contrari, legati da una posizione nettamente opposta al progetto di Metaenergia Produzione di costruire una centrale per la produzione di energia elettrica alimentata a gas naturale nell’area di Testi. I cittadini di Greve in Chianti- residenti, lavoratori, imprenditori, professionisti, associazioni- sono d’accordo con l’amministrazione comunale che ha deciso di attivare un confronto pubblico sulla volontà e l’obiettivo di difendere l’interesse collettivo e valorizzare il territorio dal punto di vista ambientale.

“Comune, realtà civica, imprenditori, tessuto associativo, tutti sulla stessa linea di pensiero: il Chianti non è in vendita- si legge in una nota stampa-. Ascoltando i pareri dei tanti soggetti che hanno contribuito attivamente al percorso partecipativo relativo alla richiesta di variante per il Piano attuativo ex pp3 Utoe Testi l’amministrazione comunale ha potuto constatare che la popolazione respinge con fermezza e convinzione l’idea che Testi possa accogliere la realizzazione di una nuova centrale. Le motivazioni scaturiscono da una serie di osservazioni relative all’analisi di dati che la popolazione considera oggettivi”.

 “Ciò che emerge dalle osservazioni al piano – nota il sindaco Paolo Sottani – è che elementi come sviluppo compatibile, bellezza paesaggistica, qualità e diversificazione delle produzioni di eccellenza, attrattiva turistico-culturale, patrimonio storico-architettonico, tradizioni enogastronomiche, che sono fattori che rendono unico il Chianti nello scenario internazionale,cadrebbero in forte contraddizione se venissero conciliati con i possibili effetti legati all’impatto ambientale di un simile insediamento”.

“Secondo quanto dichiarato dalla comunità – fa sapere il sindaco Paolo Sottani – il Chianti non è merce di scambio, è al contrario una risorsa di valore inestimabile che ha una sua storia antichissima, dà lavoro e genera reddito, frutto di un’opera di generazioni di agricoltori e contadini che seppero con grande sapienza rendere esteticamente armoniose ed economicamente produttive le colline del Chianti. Il contesto ambientale che viviamo tutti i giorni ci ricorda il posto al sole che il Chianti occupa nella storia dell’agricoltura italiana e in quella della civiltà mediterranea”.

Metaenergia Produzione è stata informata dell’avvio del percorso partecipativo e ha potuto prendere conoscenza dei diversi momenti assembleari direttamente dal sito del comune dove sono stati pubblicati il calendario e i volantini con congruo anticipo. L’amministrazione ha precisato che 2,9 milioni di euro di opere avrebbero dovuto essere realizzate per l’impianto già esistente.” Sono opere che già spettano a questa comunità per aver accolto la centrale Turbogas venendo incontro anche alla necessità del cementificio e dell’occupazione all’interno dello stabilimento SACCI. La loro mancata realizzazione è oggetto di contenzioso e l’Amministrazione ha già ottenuto una sentenza di primo grado a favore del paese. La difesa dell’occupazione deve sempre essere obiettivo prioritario non solo di un’amministrazione ma di una intera comunità”.