Cda Siena Jazz, Valentini interroga l’amministrazione: “Nomine basate sul merito o fatte con paracadutati politici?”

Le nomine dei sei nuovi membri del cda del Siena Jazz Luigi De Mossi sono state prese facendo decisioni basate sul merito e senza scegliere paracadutati dei partiti politici?

Questa in sostanza è una delle domande poste da Bruno Valentini, consigliere del Pd, in un’interrogazione che è stata presentata per il consiglio comunale di mercoledì.

Nel suo programma elettorale, come ha ricordato Valentini, il sindaco aveva fatto sapere che “le nomine nelle società partecipate dal Comune avverranno esclusivamente con metodi trasparenti basati su merito e competenza, mai più paracadutati dai partiti politici ad amministrare i servizi pubblici”, mentre nel suo decreto si osservava come i nominati possedevano “adeguata e riconosciuta preparazione professionale e culturale nel settore di interesse”. Ma per l’ex-sindaco invece è evidente come i nomi scelti “non posseggono i requisiti di cui sopra e che sono stati scelti solo per la loro militanza politica e/o vicinanza ad esponenti dell’Amministrazione, nel segno della più bieca lottizzazione”, spiega l’interrogazione

Per cui, alla fine,  viene chiesto da Valentini “di confermare che per le nomine dei sei membri del cda di Siena Jazz ha rispettato gli impegni formali presi con gli elettori e dichiarato il vero sulle loro competenze nel “settore di interesse”.

Questi gli altri due punti interrogativi di Valentini che chiede a De Mossi: “di chiarire se la Regione, inserita fra i soci di Siena Jazz, ha assunto un atto formale di assenso, senza il quale avremmo un socio di Siena Jazz incluso “a sua insaputa” e se ” il nuovo statuto di Siena Jazz è mai stato inviato al Ministero, al fine di verificare la sua compatibilità con i requisiti indispensabili per l’accreditamento statale e sul rilascio dei titoli universitari”