Caso Castrucci, i dipartimenti di Scienze politiche e dell’area medica condannano le affermazioni filo-naziste

Anche i dipartimenti di Scienze politiche dell’area medica e dell’università di Siena prendono posizione contro il docente dell’ateneo Emanuele Castrucci, finito nella bufera mediatica e politca per dei suoi tweet che elogiavano la figura di Adolf Hitler e di altri personaggi storici del nazifascismo europeo come Corneliu Codreanu.

“Le affermazioni attribuite al docente sono, infatti, del tutto incompatibili con i principii della Carta Costituzionale della Repubblica Italiana ai quali tutti indistintamente dovremmo ispirarci per osservarne lo spirito e la sostanza – si legge nella nota del dipartimento di Scienze Politiche- .
È grazie alla nostra Carta, fondata sui valori di libertà, tolleranza, democrazia, che vengono garantite la libertà di espressione del pensiero e di insegnamento, che sono i cardini su cui si fonda il sistema universitario della Repubblica[…]. Chiediamo pertanto al Magnifico Rettore e al Senato Accademico di adottare tutti i provvedimenti necessari previsti dalle vigenti disposizioni”.

” I tre Dipartimenti dell’Area “Medica” (DBM, DMMS e DSMCN), all’unanimità, hanno rigettato le affermazioni di chiara matrice filo-nazista pronunciate sui social media dal Prof. Emanuele Castrucci – afferma l’altro comunicato – .L’Assemblea ha affermato la supremazia dei principi democratici contenuti nella Carta Costituzionale che governano la nostra Repubblica, ribadendo la piena adesione alle azioni proposte dal Rettore e sostenute dal Senato Accademico convocato ad horas dal Magnifico alle 14 del 2 dicembre 2019”.

Nonostante l’indignazione che si è generata nelle ultime ore Emanuele Castrucci è tornato a twittare e ha condiviso un articolo del blog La Ragione Politica dal titolo E allora licenziamo anche Heidegger(link qui) . “Ma può essere causa di licenziamento da professore, come viene chiesto, sembra, dalle autorità accademiche dell’Università di Siena?- questo scrive Biagio de Giovanni, autore dell’articolo- Non so, a me pare una cosa sbagliata. Alzo il tiro, per dir così: che ne facciamo del fascista, usque ad mortem, Giovanni Gentile?”

“Di Heidegger, massimo filosofo del secolo, che sosteneva proprio questo, Hitler difensore dell’Europa contro americanismo e bolscevismo- continua De Giovanni-? Che ne facciamo di Carl Schmitt, grande costituzionalista e pensatore, ma infine alleato di Hitler ancora nei pieni anni Quaranta? Tutti autori che fanno parte del nostro irrinunciabile patrimonio intellettuale. Licenziamo tutti, in questo caso con roghi per i loro libri? Vietiamo di leggerli?”

Sull’argomento del paragone tra il docente ligure e il filosofo tedesco è intervenuto il consigliere di Per Siena Pierluigi Piccini che, dal suo blog personale, ha sostenuto che “Heidegger si trova nell’evento (ascesa di Hitler) come direbbe lui stesso nella manifestazione dell’Essere nella storia con una riflessione di natura più teologica che storico filosofica. Così come Holderlin e Hegel con lo stesso Napoleone – scrive Piccini (link qui)-. Castrucci dovrebbe prende atto che non siamo nell’evento e l’umanità ha giudicato negativamente il periodo di Hitler, di Mussolini, del nazismo, del fascismo e del razzismo andando oltre, ha messo al bando tutto ciò”.