Caso Castrucci, interviene l’arcivescovo Lojudice: “Non sappiamo più distinguere tra bene e male. Ritroviamo un orizzonte”

“Siamo di fronte ad un problema generale: non riusciamo più a capire quale sia il bene e il male, quali siano le cose da insegnare e quali invece da allontanare. Dobbiamo ritrovare un orizzonte da mantenere e perseguire”. Così l’arcivescovo di Siena, Montalcino e Colle Val d’elsa Augusto Paolo Lojudice ha commentato i fatti riguardanti il docente di filosofia del diritto Emanuele Castrucci. Poco fa davanti al Polo Mattioli, sede del dipartimento di Giurisprudenza dove Castrucci ha la cattedra, si è svolto un sit-in di protesta degli studenti. “Se Hitler è un salvatore, Castrucci è un professore”. Si legge questo nello striscione esposto dal sindacato studentesco Cravos.

“Ci auguriamo che Castrucci si presenti e ci spieghi il motivo delle sue azioni molto gravi – afferma il rappresentante di Cravos, Claudio Sciortino-. Siamo indignati e dall’università aspettiamo provvedimenti serissimi. Il suo orientamento politico era conosciuto, in primis, dai docenti che sapevano quale era la sua idea. Come rappresentanti, in diverse situazioni, abbiamo segnalato il suo comportamento ma evidentemente non era mai stato dato il giusto peso alla vicenda”.

 

A parlare stamattina con i manifestanti sono passati alcuni professori di Scienze Politiche e Giurisprudenza ancora scossi per avere conosciuto la fede apertamente filonazista del collega.Per i docenti di Giurisprudenza oggi è una giornata di confronto dopo gli ultimi eventi, è stato infatti indetto il consiglio direttivo del dipartimento. “Mi dissocio totalmente da queste affermazioni farneticanti – afferma Maurizio Cotta, ordinario di Scienza Politica dell’ateneo-. Castrucci sembrava essere un docente tranquillo e confesso che, non avendo Twitter, non mi sono mai accorto di quello che stava scrivendo. Mi chiedo se questa persona non sia stata colta da qualche squilibrio mentale per dire delle cose così, senza fondamento. Purtroppo stanno tornando delle posizioni estremistiche preoccupanti – conclude Cotta-. Vanno condannate con fermezza”.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi