Camminare e pedalare lungo le “Strade di Siena”

“Strade di Siena” rappresenta un progetto decisivo per la gestione del cosiddetto turismo lento in un territorio che si trova in un incrocio magico fra Via Francigena, Via Lauretana ed Eroica.

Un prodotto turistico omogeneo – secondo le norme dettate dalla Regione Toscana – che comprende ben 28 comuni della provincia di Siena e che vede nascere un sito internet (www.stradedisiena.it) ed account social (soprattutto Instagram), finalmente al servizio di tutti coloro che sognano di percorrere, per la prima o l’ennesima volta, questi itinerari meravigliosi per viandanti e ciclisti.

Il punto forte del progetto non è tanto quello di dotare di una piattaforma digitale unica questi percorsi, ma di voler sviluppare servizi diffusi di accoglienza, con precise caratteristiche di qualità. L’ho già scritto tante volte, e lo ripeto volentieri anche qui: l’accoglienza ha ormai assunto un valore superiore alla promozione di una destinazione o di un prodotto turistico, perché è permanente ed è l’elemento che genera la soddisfazione o la delusione del turista, e dunque la conseguente recensione positiva o negativa.

Dal 1997 ad oggi l’Eroica di Gaiole in Chianti – la manifestazione cicloturistica con biciclette ed abbigliamento d’epoca voluta ed allevata con cura da Giancarlo Brocci, Rita Capotondi, Franco Gatterelli, Furio Giannini, Monica Licitra, Claudio Marinangeli, Luigina Nassi e Cecilia Parrini – è diventata uno dei grandi attrattori internazionali a cui è legato il nome della Toscana. E per esperienza diretta, vi assicuro che praticamente ogni giorno dell’anno – quali che siano la temperatura e le condizioni climatiche – ci sono ciclisti che si misurano lungo il percorso di 209 chilometri, che attraversa tutti i punti più belli della provincia di Siena.

“Strade di Siena” si rivolge a questi ciclisti, così come a quelli che già percorrono la Via Francigena (si stima che il 25% del totale lo faccia pedalando) e che presto scopriranno anche la Via Lauretana, che ha grandi potenzialità, sia per la bellezza delle Crete senesi, sia perché mette in collegamento la Toscana con l’Umbria e le sue vie di San Francesco.

La sfida è di alto livello anche per tutti gli operatori della filiera turistica, intesa nel senso più ampio del termine, poiché sono già chiamati – in questa stremante fase di attesa per una ripartenza dei flussi turistici – a raccogliere le indicazioni per ospitare e dare servizi ai ciclisti ed ai viandanti, alzando la propria qualità e aggiungendo tutta la loro professionalità e la loro passione alla bellezza degli itinerari.

Roberto Guiggiani