Bruno Valentini interroga il sindaco sul futuro dell’Artemio Franchi e del Rastrello

Bruno Valentini, consigliere comunale del Partito Democratico di Siena ha presentato una interrogazione consiliare “relativa al futuro dello Stadio e dell’area del Rastrello, alla luce delle recenti dichiarazioni del vicepresidente della società Calcio Siena Noah”. “Dopo che nei mesi scorsi” scrive Valentini- “l’ex vicepresidente Bellandi aveva parlato di uno stadio da 20mila posti, l’attuale vicepresidente Belli ha ipotizzato la realizzazione di un centro wellness e di possibili destinazioni commerciali, ma niente di tutto questo è al momento realizzabile in base alle norme esistenti. Vorremmo, pertanto, capire dal Sindaco se il Comune e la proprietà armena della società si sono capiti reciprocamente e se l’Amministrazione ha intenzione di aprire un nuovo percorso urbanistico”.

Dopo aver premesso che l’amministrazione comunale ha distinto il bando per assegnare il titolo a rappresentare il calcio senese dal bando per affidare la gestione dello stadio e che in questi giorni “si sono lette dichiarazioni del vicepresidente della società Noah Siena che aprono molti interrogativi dovuti al fatto che il vicepresidente Belli ha spiegato: “che i lavori di rifacimento dovrebbero essere la “prima parte della realizzazione dello stadio e che è stato chiesto ai progettisti di considerare questi lavori come l’inizio della realizzazione dello stadio stesso. Perché il progetto è ambizioso, cioè realizzare uno stadio tra i più moderni del paese. La programmazione è quella di dare la possibilità alle persone di assistere a uno spettacolo adeguato in categorie superiori. Gli stadi moderni vivono tutto l’anno, con carattere commerciale. Abbiamo ad esempio l’idea di creare degli spazi dentro lo stadio, una sorta di centro wellness molto avanzato, dove poter mettere a disposizione tecnologie avanzate della medicina sportiva e della telemedicina. Perché uno stadio moderno vive tutto l’anno, altrimenti diventa un costo che difficilmente può essere sostenuto soltanto con l’attività sportiva. Un milione e centomila euro non rientrerebbero nel concetto tradizionale dello stadio di proprietà comunale e di gestione pubblica”. “Tali dichiarazioni, scrive Valentini, mettono in stretto collegamento l’investimento di consolidamento strutturale con gli investimenti futuri non solo in termini finanziari ma anche tecnici, cioè di integrazione dei lavori di semplice consolidamento in un rifacimento generale dell’impianto, delle sue funzioni, della viabilità e dei parcheggi”.

Valentini, come si legge dalla nota, interroga il sindaco “per sapere se l’amministrazione ha chiarito bene con gli interlocutori quali sono i limiti attuali delle opere che potranno porre in essere, perché al momento nessuna delle funzioni ulteriori che sono state descritte negli intendimenti dei proprietari stranieri dell’Acn Siena è autorizzata e soprattutto autorizzabile, senza i necessari atti urbanistici di conformità”. Il consigliere Pd, interroga anche “per conoscere se l’Amministrazione ha intenzione di rispondere alle proposte della società aprendo il percorso amministrativo ed urbanistico propedeutico ad ogni intervento di rivisitazione dello stadio Franchi e dell’area del Rastrello, coinvolgendo la popolazione, i tifosi ed il mondo del commercio locale, oltre ai soggetti che istituzionalmente dovranno esprimersi sulla praticabilità del progetto stesso”.