Bronzi di San Casciano dei Bagni, il Comune studia l’impatto economico con Università per Stranieri e Roma Tre

Un patto a tre per conoscere gli effetti economici, sociali e gestionali che le scoperte degli scavi del Bagno Grande porteranno a San Casciano dei Bagni. Il Comune infatti ha iniziato a muoversi seriamente per impostare una strategia che possa portare a generare un serio indotto che sia legato agli eccezionali ritrovamenti avvenuti nella fine dello scorso novembre. E nell’attesa che si concluda il capitolo dell’acquisto, da parte del Ministero della Cultura, di un palazzo che ospiti i bronzi ecco che il borgo della Val di Chiana si è accordato con l’Università di Roma Tre e con l’Università per Stranieri di Siena per una convenzione triennale che ha l’obiettivo di sviluppare programmi di ricerca che portino ad una valutazione integrata e e multidimensionale degli impatti derivanti dall’intervento di scavo archeologico. Per l’Università di Roma Tre sarà impegnato in prima fila il dipartimento di Economia aziendale che si avvarrà della collaborazione dei docenti e dei ricercatori che hanno preso parte al team di ricerca leader del Consorzio europeo SoPHIA. L’intesa prevede inoltre la possibilità di attivare stage e tirocini didattici rivolti a studenti, laureandi e laureati  e la possibilità di realizzare studi di approfondimento nell’ambito di progetti di tesi di laurea triennale, magistrale, di dottorato e project work di master. Un accordo di programma definirà i costi del progetto e i finanziamenti potranno essere individuati nelle specifiche coperture di spesa delle varie parti o, in modo coordinato e congiunto, attraverso la partecipazione a bandi di finanziamento regionali, nazionali o europei.

MC