Brindisi – Bomba esplode davanti a una scuola intotalata alla moglie di Falcone: morta una ragazza, sei studenti feriti

Una ragazza di sedici anni dilaniata dallo scoppio di un ordigno, una lotta fra la vita e la morte, tre ragazze con ustioni su tutto il corpo, due delle quali in gravi condizioni e una probabilmente perderà gli arti inferiori, altre cinque persone colpite in maniera meno grave: è il bilancio, orrendo, di un attentato compiuto dinanzi ad una scuola brindisina, l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali ‘Francesca Laura Morvillo Falcone’ di Brindisi, che conta 600 alunni. Le persone in condizioni meno gravi sono tre studenti che vengono soccorsi in ospedale per forti manifestazioni da ansia e due passanti che vengono curati perché colpiti da otalgie a causa dello scoppio. Un attentato, quello di stamattina a Brindisi, diretto contro la scuola, secondo i primi accertamenti degli investigatori

L’ordigno era composto da tre bombole di gas collegate tra loro. Gli investigatori, secondo quanto si apprende, non hanno però ancora stabilito il tipo di innesco che ha dato il via all’esplosione.

«È stato fatto per uccidere: a quell’ora le ragazze entravano, proprio a quell’ora. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza». Lo dice all’Ansa Angelo Rampino, il preside dell’Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi dove stamani è avvenuta l’esplosione.

Immagini tratte dal video di Brindisireport.it

L’attentato è di «una crudeltà senza precedenti». Così il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri a Sky tg24. Quanto alla pista mafiosa, il ministro chiarisce che «non abbiamo elementi per poterlo dire con certezza anche perchè è una tipologia di attentato non consueto, non tipico dei messaggi di mafia».

Dietro l’attentato potrebbe esserci la Sacra Corona Unita. L’ipotesi investigativa prende sempre più corpo a poco più di tre ore dall’esplosione. Negli ambienti investigativi si fa notare che la Sacra Corona è un’organizzazione che ha una grande disponibilità di armi ed esplosivo grazie ai collegamenti con la criminalità organizzata dei Paesi dei balcani. C’e da ricordare che il 9 maggio scorso gli investigatori avevano portato a segno un brutto colpo contro la criminalità organizzata arrestando, a Mesagne, 16 persone accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, porto illegale di armi da fuoco, danneggiamento aggravato e incendio aggravato.

Roberto Saviano scrive su Twitter: «Un pensiero a Melissa e alle vittime. Ciò che mi distrugge è che l’obiettivo fosse proprio la scuola». Lo scrittore sottolinea che «molti sono concordi su Sacra Corona Unita».

Immagini tratte dal sito Brindisireport.it

Le scuole a Brindisi sono state abbandonate dagli studenti e dagli alunni che i genitori hanno preferito riportare a casa. Lo si apprende dal sindaco, Mimmo Consales, che appena si è diffusa la notizia dell’attentato si è recato alla scuola e poi in ospedale. Non c’è stato alcun ordine di evacuazione che peraltro – fanno notare al dicastero di viale Trastevere – sarebbe potuto arrivare soltanto dal ministero dell’Interno.

«Ci sono troppe coincidenze in questa vicenda. Mi auguro che siano solo tali, anche se in questo momento la nostra unica preoccupazione è quella dei ragazzi». Lo ha detto il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.
Le “coincidenze” citate dal sindaco riguardano l’arrivo oggi a Brindisi della Carovana antimafia, il fatto che l’attentato sia avvenuto a qualche giorno dal ventesimo anniversario della strage di Capaci dinanzi ad un istituto intitolato a Francesca Morvillo e a Giovanni Falcone.

Troppe «coincidenze» per escludere che dietro l’esplosione all’istituto Falcone-Morvillo di Brindisi non ci sia un attentato criminale. A non escluderlo, è il parroco della Chiesa del Cristo a Brindisi, che riflette: «è significativa la data. A giorni ricorrerá l’anniversario della strage di Capaci in cui morirono Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo. Ebbene, non mi pare casuale che la scuola dove è avvenuta l’esplosione sia proprio intitolata a loro. È chiaro che non si è trattato di una bravata», insiste il sacerdote.

Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si sta recando sul luogo. Qui si trova l’assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati: «Ci sono i vigili del fuoco – racconta – non ci sono studenti, un muro della scuola è completamente annerito e ci sono detriti ovunque. È un disastro». Vendola e Amati andranno poi nell’ospedale per incontrare i feriti. Anche il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo è in partenza per Brindisi.

Anche il presidente della Repubblica «sta seguendo gli sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all’intera collettivitá brindisina». Lo si legge in un comunicato dell’ufficio stampa del Quirinale.