“BrainControl Avatar”: il Santa Maria della Scala primo museo al mondo per le visite da remoto

Un servizio di accesso agli spazi espositivi dedicato alle persone con difficoltà motorie, che potranno così ammirare da remoto i prestigiosi ambienti museali e le importanti collezioni attraverso un avatar robotico. Il prototipo chiamato BrainControl Avatar è stato presentato stamattina e il Santa Maria della Scala è il primo complesso nel mondo a dotarsi di questo dispositivo. Gli spazi dell’antico ospedale diventano così accessibili a chiunque. Il progetto era uno degli obiettivi  dell’amministrazione comunale, in particolare dell’assessore alla smart city e vicesindaco Andrea Corsi.

“Mi piace raccontare come è nata questa idea semplice ma che porta dietro conoscenze scientifiche e umanistiche non indifferenti -afferma-, tutto è stato fatto integralmente Made in Siena. Così recuperiamo una delle radici del Santa Maria della Scala: la sua ospitalità verso tutti. Ci siamo aperti a delle persone che normalmente non potrebbero visitare questi ambienti. Il nostro è un primato mondiale, non esiste museo al mondo capace di accogliere tutti come il Santa Maria della Scala”.

” Lavoriamo sul nostro programma Siena Accessibile, questo significa che non esistono differenze solo opportunità diverse – evidenzia il sindaco Luigi de Mossi-. BrainControl permetterà l’ accessibilità alle persone che hanno difficoltà a venire a Siena. Facciamo conoscere le nostre bellezze ed i nostri tesori a chiunque”.

Al mondo ci sono 20 milioni di pazienti con tetraplegie, oltre 3 milioni non possono muovere nessun muscolo. Da oggi potranno collegarsi dalla propria casa e muoversi negli spazi museali attraverso le proprie onde celebrali attraverso il proprio avatar. Siena si pone all’avanguardia dell’innovazione tecnologica mondiale grazie al progetto realizzato dalla società LiquidWeb con il contributo di Ubi Banca.

“Lavoriamo sull’interazione uomo- macchina – sottolinea Pasquale Fedele, ad della società- Andiamo verso un mondo dove i dispositivi robotici cambieranno i nostri modelli di integrazione. Abbiamo dedicato le nostre risorse su questo fronte per aiutare le persone che hanno difficoltà. Il dispositivo si controlla tramite voce, gesti, singoli movimenti di muscoli”.

“La banca ha deciso di sostenere una grande di iniziative di inclusione sociale – sostiene Fabio Viti, responsabili della direzione territoriale Ubi Banca-. In linea con il claim ‘Fare banca per bene’ queste sono le azioni che l’istituto fa per il territorio”.

Per Antonio, un signore di Milano, è stata la prima visita all’interno del complesso museale del Santa Maria della Scala. Tanta era la sua emozione mentre la guida gli spiegava la storia delle bellezza contenute all’interno della Collezione Spannocchi. “E’stata fatto un passo nel futuro di cui siamo tutti testimoni. Questo progetto è stato affascinante e mi ha permesso di fare esperienze che non avrei mai potuto fare. Questo è un grande passo in avanti così la macchina diventa una prosecuzione della persona”.

Marco Crimi