Biotecnopolo, scontro e bagarre sulle nomine. La Lega attacca: “Il Pd vuole Crisanti”

A due giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è il Biotecnopolo che diventa fronte di scontro tra i partiti in campagna elettorale. A alzare il tiro sul tema è la Lega con i due suoi candidati del collegio Tiziana Nisini e Claudio Borghi.

Entrambi tirano in ballo Andrea Crisanti, direttore di medicina molecolare all’Università di Padova, come possibile nomina dentro la Fondazione. E a fare da casus belli per il loro attacco è la candidatura dello stesso Crisanti nelle fila del Pd in vista delle prossime elezioni. “Speriamo che qualche partito non cominci con le solite mancette da campagna elettorale e abbia la decenza di rispettare chi crede che la politica non sia solo un poltronificio da aprire all’occorrenza”, sferza la Nisini. Di “poltronificio della sinistra” parla anche Borghi che aggiunge: “Lasciamo che Crisanti si paghi da solo la villa a Vicenza senza mettere il conto a Siena”.

Dal Pd, sul Biotecnopolo, arriva la riflessione di Silvio Franceschelli. La nuova struttura, per l’ex-presidente della provincia, “dovrà stimolare investimenti pubblici e privati, creare nuove opportunità di lavoro, costruendo un perimetro industriale che parta dalle eccellenze formative della nostra università, passando anche attraverso scelte di recupero di aree industriali dismesse con criteri di sostenibilità ambientale, di economia circolare con un respiro che coinvolga Siena, la sua provincia ma non solo”. Da qui si passa al Monna Agnese: Franceschelli osserva come l’iter del Biotecnopolo favorirà la modernizzazione dell’Istituto e del suo indirizzo di biotecnologie “con una sede più funzionale nella ex caserma dei Vigili del fuoco. Intervento per il quale ci sono somme già accantonate in parte per la progettazione, in parte per la realizzazione”

Bordate al Pd anche da Forza Italia: in una nota congiunta Bondi, Mallegni e Lorè auspicano le scelte del Biotecnopolo “non si traducano in un ennesimo ‘promessificio’” dei dem, ma che invece generino “sviluppo occupazionale per il territorio senese e della Toscana”

Intanto dai sindacati è arrivato il plauso della Cgil di Siena per una firma di Draghi giudicata “per niente scontata”, per la caduta del Governo, e “di un’importanza estremamente rilevante”. Fabio Seggiani, sindacato della Confederazione senese, rivendica poi l’impegno del sindacato sul tema aggiungendo che il Biotecnopolo “può essere linfa vitale” e darà un contributo per creare “quella filiera diffusa di produzione e servizi che porterà ad elevare il numero degli occupati”.

Infine è intervenuto anche il Polo Civico. Fabio Pacciani ha chiesto che tra i soci fondatori debba entrare subito il Comune per svolgere “un ruolo di garante della domanda sociale e di tutela rispetto al pericolo, reale, che il Biotecnopolo si trasformi nell’ennesimo carrozzone e in uno stipendificio a uso e consumo dei partiti e di gruppi di potere”. Per Pacciani a rappresentare il Comune dovrà essere una figura “di altissimo livello professionale, che conosca profondamente la città e sia espressione di quel tessuto imprenditoriale senese”