Bere vino riduce il rischio di ictus, questo il risultato di una ricerca di Wine spectator

Buone notizie da una nuova ricerca scientifica, secondo la quale un consumo moderato di vino ridurrebbe nelle persone il rischio di ictus. È quanto riporta la famosa rivista americana Wine spectator. Secondo la World stroke organization, almeno una persona su 4 sopra i 25 anni, avrà un ictus nel corso della propria vita. L’ictus si verifica quando il flusso di sangue al cervello è ridotto od ostacolato, oppure in caso di rottura di un vaso sanguigno. La mancanza di ossigeno che ne consegue, impedisce al cervello di attingere il nutrimento necessario alle cellule celebrali per sopravvivere, le quali cominciano a morire in pochi minuti. Si stima che ogni giorno nel mondo ci siano 12,2 milioni di nuovi casi.

Una nuova ricerca in neurologia ha scoperto che il consumo di vino – ma non di birra o altre bevande alcoliche – previene il rischio di ictus. Lo studio è stato realizzato da ricercatori di Neurologia di diverse università e nazioni, utilizzando i dati dello studio Interstroke, che ha analizzato i modelli di consumo di alcol ed i molteplici fattori di rischio per quasi 26mila individui provenienti da 32 paesi, circa la metà dei quali aveva avuto un ictus. Sono state analizzate varie abitudini o fattori di rischio quali dieta sregolata, fumo, ipertensione e altro, classificati i partecipanti in base al tipo di bevanda alcolica consumata (vino, birra, superalcolici etc.), alla frequenza di assunzione (giornaliero, occasionale etc.) e alla quantità (elevato, moderato, basso). Lo studio ha trovato un’associazione tra bere vino e una ridotta incidenza di ictus.

Tutto ciò vale solo per il consumo di vino e non può associarsi invece per coloro che trangugiano alcol di vario tipo e genere in un arco di tempo ristretto (ad esempio 5 tipi diversi di cocktail in una sera). In questo caso, l’assunzione di alcol ha un’incidenza negativa sulla prevenzione dell’ictus. Il principale autore dello studio, Andrew Smyth, professore di epidemiologia clinica presso l’università di Galway, ha sottolineato che non è stato determinato il numero ideale di bicchieri da assumere per ridurre il rischio di ictus, ma il modello suggerisce che la categoria di persone con un consumo di vino inferiore aveva il rischio più basso. Per quanto riguarda le possibili ragioni del rischio ridotto, ha osservato che “come altri studi hanno riportato, il vino contiene sostanze come i polifenoli, non presenti nella stessa misura in altri tipi di alcol, e che possono avere effetti importanti indipendentemente dall’alcol”. Ecco, dunque, una ragione in più per alzare il bicchiere e bere dell’ottimo vino, ricordando come già gli antichi romani dicevano “modus in rebus est” (c’è una misura nelle cose).

Stefania Tacconi