Benessere, Nicoletta Fabio: “Pnrr e fondi europei spingono a migliori sinergie tra pubblico e privato”

“Con il nostro programma pensiamo di mettere Siena al centro dell’interesse regionale e nazionale, stiamo lavorando ad un nuovo paradigma: “Siena città grande” capace di essere faro e modello in ogni campo ed in ogni senso. Sul “welfare di comunità” dei prossimi anni occorre serietà e capacità di visione in un’ottica di integrazione e sinergia pubblico-privato, in cui si miri alla definizione di regole e standard di qualità sempre maggiori per l’assistenza verso i non autosufficienti, gli anziani, le persone più fragili”. È questo il messaggio che sceglie di mandare Nicoletta Fabio con la nota diffusa in mattinata.

“Questo è il modello verso cui tendere per una comunità che non lasci indietro nessuno. Le risorse del Pnrr missione welfare, i fondi della nuova programmazione comunitaria, spingono in questa direzione e favoriscono queste sinergie – prosegue -. L’età media della nostra comunità è sempre più elevata, sempre più anziani per i quali occorre avere una visione di Siena a 10, 20 anni e realizzare interventi strutturali per la società del domani che dovrà essere sempre più accogliente e capace di affrontare nuove sfide. Le polemiche sulla Rsa a San Miniato analizzate nel medio periodo, fuori dalla strumentalità elettorale, perdono interesse. Si tratta di un progetto in grado di dare risposte molteplici nel breve termine con 120 posti letto per persone non autosufficienti e autosufficienti e 40 posti letto per pazienti in condizioni neurovegetative. Ognuno di questi moduli avrà le giuste unità di personale preparato e specializzato a seconda del settore. L’azienda privata in gestione della struttura – convenzionata con l’Ausl– creerà nuovi posti di lavoro servendosi di professionisti con la garanzia di fornire adeguata assistenza. Come si può sostenere aprioristicamente che la struttura, a causa dei posti letto, non avrà personale adeguato all’assistenza? Per l’accreditamento esistono standard da rispettare e controlli. Ho fiducia nelle istituzioni preposte”.

“Siena poteva avere certamente più strutture delle attuali se chi ha governato per oltre 70 anni lo avesse fatto in maniera lungimirante, così come se chi ha amministrato dal 2007 al 2010 quando la Fondazione Monte dei Paschi ha messo in campo oltre 30 milioni di euro come contributi per il welfare, fosse stato capace di utilizzarli per finalità più utili allo scopo – conclude -. La nostra amministrazione porterà avanti un progetto di welfare coerente con le nuove sfide, una progettualità capace di attrarre le rilevanti risorse nazionali ed europee, con molteplici risposte e una pluralità di soluzioni per i diversi bisogni. Ci candidiamo per progettare il futuro nell’interesse di Siena e per tutti i senesi, non per guardare indietro o perdersi in polemiche strumentali”.