Banca Mps: “Si mantenga il legame con il territorio”

Non venga meno l’impegno per mantenere il legame tra Banca Mps e il territorio. Questo, in sintesi, l’auspicio del sindaco Bruno Valentini stamani ha incontrato a palazzo pubblico il presidente della Fondazione Mps, Marcello Clarich. Al centro dell’incontro l’analisi congiunta dei rapporti tra Fondazione e Banca Monte dei Paschi di Siena. Clarich e Valentini hanno entrambi ribadito il massimo impegno per la salvaguardia degli interessi della comunità e del radicamento sul territorio della maggiore azienda toscana, la Banca Monte dei Paschi di Siena. Sindaco e Presidente hanno concordato, inoltre, sull’opportunità di perseguire tutte le iniziative necessarie, anche rivolgendosi alle autorità governative regionali e nazionali, per mantenere la Direzione Generale della Banca Mps a Siena, e ciò indipendentemente dai futuri assetti societari dell’Istituto e al di là delle indicazioni presenti nello statuto della Fondazione Mps. Pace fatta, dunque, dopo fulmini e saette che hanno attraversato Piazza del Campo da palazzo pubblico a palazzo Sansedoni e ritorno.

Il Sindaco Bruno Valentini ha precisato, appunto, che pur rispettando l’autonomia della Fondazione, continuerà ad insistere perché non venga meno l’impegno a difesa del legame fra Banca Mps, Siena e la Toscana.

Il Presidente Marcello Clarich ha sottolineato, ancora una volta, come già fatto in occasione delle assemblee di Banca Mps e durante il recente incontro in Fondazione con i vertici dell’Istituto, quanto sia importante per la città e il suo sviluppo, il legame tra Banca e territorio.

L’incontro è stato anche l’occasione per un aggiornamento dei progetti che vedono la Fondazione e il Comune impegnati in prima linea, in particolare nei settori della cultura con il Santa Maria della Scala, della musica con il Polo Musicale Senese, della ricerca con l’impegno in TLS, dello sviluppo economico e il regolamento comunale sulla gestione dei beni comuni, così come il sostegno congiunto a iniziative territoriali come il Santa Chiara Lab dell’Università di Siena.