Assistenti civici, Siena si divide sulla proposta del ministro Boccia

Anche a Siena fa discutere l’iniziativa, annunciata ieri dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, dell’assunzione di 60mila assistenti civici. Nelle scorse ore è stato raggiunto l’accordo per il bando tra lo stesso Boccia e il presidente dell’Anci, e sindaco di Bari, Antonio Decaro. I volontari maggiorenni sono individuati tra  disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali e verranno arruolati dai primi cittadini con lo scopo di fare rispettare il distanziamento sociale nei vari luoghi dei territori comunali: dai locali, alle spiagge fino alle vie del centro.

Una nuova figura professionale che opererà durante la fase della ripartenza e della convivenza con il virus, una figura che però sta facendo storcere la bocca a molti, anche senesi. “Così si istituzionalizza il rancore e la caccia dei ragazzi giovani”, dice Agostino Milani che aggiunge ” questa mi sembra una cosa penosa. Questi compiti sarebbero potuti essere affidati semplicemente alla polizia municipale”. Più di occupare civili per questo tipo di lavoro per Mauro Panti occorrerebbe che ” si facessero maggiori controlli per far rispettare il distanziamento” e che ” le persone cambiassero la propria mentalità”.

Qualcuno però non vede la proposta del ministro d’aerea dem come totalmente negativa. “Non ci vedo nulla di male, vedo come fattore positivo quello di far lavorare persone disoccupate con la Protezione civile e i vigili urbani” così Simona Ferraro che poi spiega ” negli ultimi giorni sembra che ci siamo dimenticati i morti che ci sono stati negli ultimi mesi”. Sulla stessa linea è Anita Francesconi: “io sono d’accordo e sono favorevole ai controlli- sottolinea-. Ho un negozio e e se ci sono ulteriori lockdown devo chiudere nuovamente tutto, ma stavolta per sempre”.