Coronavirus, nuove disposizioni nella Asl. D’Urso: “Prepariamo gli ospedali, pronti all’onda d’urto”

antonio d'urso asl sud est

“L’obiettivo è fornire alcuni indirizzi sui comportamenti e sulle azioni dell’Asl a seguito delle comunicazioni che arrivano dalla Regione in tema di gestione di prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica”. Con poche parole il direttore generale dell’Asl sud est Antonio D’Urso ha presentato l’incontro che si è tenuto qualche minuto fa e che ha come tema principale quello della risposta della nostra azienda sanitaria al diffondersi del coronavirus. D’Urso ha, per prima cosa, ricordato quali sono le disposizioni prese ieri dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi per rendere gli ospedali più sicuri ed efficienti- tra le misure, lo ricordiamo, c’è  quella di ridurre al 25% l’attività medico chirurgica dei centri sanitari-.

“Questo permetterà di accogliere pazienti affetti da coronavirus – spiega-. Il covid-19 è un’infezione che porta in ospedale e pure in rianimazione, rispetto a una normale influenza è maggiore la percentuale di pazienti in terapia intensiva. L’Asl ha indicato una serie di misure per tutelare i nosocomi e tenerli pronti a rispondere a una possibile onda d’urto. Guardiamo inoltre all’esperienza di regioni più colpite, dalla Lombardia al Veneto, così possiamo trarne degli insegnamenti”. I casi nella provincia di Siena salgono a 12, in Toscana sono 61.Due i nuovi test risultati positivi: uno è stato fatto ad un bambino di tre mesi del comune di Chiusi.

Il direttore generale della Sud Est ha poi indicato le linee generali su cui l’azienda si sta muovendo. “Primo, filtrare l’accesso negli ospedali in modo tale che pazienti con sintomi influenzali o che devono fare visite ambulatoriali, visitatori e personale non entrino nei centri sanitari ma siano accompagnati nei pre-triage per conoscere le loro condizioni di salute; seconda cosa che faremo sarà chiudere gli ospedali la notte: si passa solamente dal pronto soccorso, dalle 8 alle 20 invece si può passare dal check point. Chi è portatore del virus  verrà seguito nei reparti di malattie infettive rendendo impossibile il contatto con altre persone”.

Sarà sospesa tutta l’attività chirurgica elettiva ad eccezione degli interventi per i pazienti oncologici, viene detto in conferenza. La prossima settimana le operazioni in programma non saranno effettuate, l’Azienda vuole prima sapere se ci sarà l’incremento dei casi.” Se la situazione tornasse tranquilla potrebbero esserci delle modifiche – sottolinea D’Urso-. Se ci trovassimo di fronte ad un picco di casi avremo gli ospedali pronti per accogliere i pazienti”. Stesso discorso varrà per le visite specialistiche: salvo quelle urgenti, quelle programmate saranno congelate e i cittadini verranno informati tramiti sms, mail e sui social. “Visite e interventi saranno rimessi in calendario quando il quadro sarà più chiaro – afferma D’Urso”.

I referti radiologici e degli esami saranno spediti a casa e i cittadini non dovranno fare le file per ritirarli. “Il prelievo sarà fatto nelle sedi distrettuali in modo da ridurre il carico sugli ospedali – continua D’Urso-. La consegna dei farmaci verrà effettuata negli ambulatori e nelle farmacie di continuità. Per i pazienti ricoverati garantiremo la consegna diretta dei medicinali. Sono iniziative queste per rendere più sicura la risorsa ospedale per rispondere all’emergenza. Concludo ribadendo che chi ha febbre, mal di testa e raffreddore deve andare dal medico di base o se è grave deve avvertire il 118 in modo di individuare il percorso più adatto”.

 

Marco Crimi