Asl e Aou senese primi in Toscana a condividere la sanità: intesa per sette aree strategiche

“Questo modello va enfatizzato perché rappresenta l’integrazione tra un’azienda sanitaria con un’azienda ospedaliera con la capacità di rendere servizi di Estar  Ci sono quindi tutte le condizioni per fare di questo atto un modello nazionale”.

Con queste parole Eugenio Giani, presidente di Regione Toscana, ha salutato il documento di programmazione integrata dell’area vasta sud est della Toscana, tra l’Aou Senese e l’Asl sudest, in sinergia con Estar e la stessa Regione.

L’intesa prevede lo sviluppo di un modello ‘a rete’ del sistema sanitario, con la realizzazione di percorsi clinico-assistenziali trasversali  che rientrano in un progetto di collaborazione tra azienda ospedaliera e azienda sanitaria. A fare da base all’accordo sono le iniziative inter-aziendali già esistenti ma l’idea è quella di sviluppare un lavoro comune su sette macro aree strategiche tra il 2023 ed il 2025.

Queste le macro aree: sviluppo di nuovi modelli organizzativi integrati in ambito medico e chirurgico; miglioramento dell’appropriatezza e governo della spesa farmaceutica; valorizzazione del personale in un’ottica interaziendale: dalla formazione allo sviluppo e coinvolgimento; efficientamento e innovazione delle tecnologie sanitarie ed integrazione dei sistemi informativi; sviluppo e potenziamento dei percorsi interaziendali esistenti; azioni interaziendali di contrasto ad ogni forma di discriminazione e violenza di genere e promozione delle pari opportunità; sviluppo e potenziamento della governance interaziendale.

“Crediamo che l’equilibrio da qualità e quantità dei servizi erogati e uso di risorse finanziarie e professionali sia la cosa dove dovremo investire in termini di programmazione”, queste le parole dell’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini.

L’accordo siglato oggi è il primo del suo genere in Toscana. E uno dei punti su cui bisognerà mettersi all’opera, secondo il dg dell’Aou senese Antonio Barretta, è quello della continuità tra ospedale e territori. “Dobbiamo muoverci prima delle risorse che arriveranno nel 2026-2027 per dare una mano a quelle zone, presenti anche in provincia di Siena, che sono carenti di strutture. Servono più cure intermedie sennò rischiamo il sovraffollamento del pronto soccorso”, ha detto.

Integrazione e prossimità  saranno le due direttrici fondamentali del percorso che vuole prendere l’intesa tra le Aziende. “Dobbiamo integrare le competenze – ha osservato il dg dell’Asl sud est Antonio D’Urso – perché la nostra Asl ha bisogno dell’Aou senese e viceversa. Dobbiamo inoltre essere vicini al territorio. Rappresentiamo oltre la metà della Toscana e le popolazioni sono distribuite in modo non uniforme. Ecco perché il nostro compito è di rendere la sanità sempre a misura di cittadino”.