Appello al voto: a Canale 3 dibattito infuocato tra i candidati sindaco

Il voto si avvicina, la campagna elettorale entra nel clou e i confronti tra i candidati sindaco diventano un vero e proprio terreno di battaglia. Questo è quello che quantomeno è accaduto nel dibattito organizzato questa sera da Canale 3 che è stato segnato dai toni decisamente accesi di alcuni degli otto concorrenti alla sedia di primo cittadino.

Che non sarebbe stato un confronto come gli altri lo si era capito già dalla prima risposta arrivata alle domande di giornalisti Aldo Tani e Pino Di Blasio: Fabio Pacciani ha tirato subito in ballo Italia Viva, accusandola della pubblicazione di un sondaggio a suo dire “scorretto”. Poi è passato ad Anna Ferretti, che era stata invitata ad un incontro dal Comitato ospiti e familiari di Asp(tra l’altro l’iniziativa è stata poi annullata): “Mi chiedo se questo sia il giusto modo di fare per la città?”, si è domandato ‘ironicamente’ il candidato del Polo Civico.

Messa sulla difensiva la candidata del centrosinistra ha contrattaccato sostenendo come lei avesse solo manifestato la disponibilità ad incontrare le famiglie, accettando dunque la loro richiesta. “Ognuno pensi in casa propria”, è stata poi la risposta piccata dell’ex-referente della Caritas di Siena.

Nella seconda parte del programma i toni si sono scaldati ancora di più. E a far discutere animatamente i candidati è stata la figura di Pierluigi Piccini: “Non lo sente come regista occulto del Polo civico? “, viene chiesto a Pacciani. La risposta non tarda ad arrivare: “Tutti pensano che io sia il suo burattino. Credo però che sia meglio avere una figura intelligente come lui che avere i partiti. Su Piccini poi bisogna mettersi d’accordo: è la peggiore merda oppure è stato un sindaco che ha fatto anche del bene?”. Poco dopo però prende parola Nicoletta Fabio che sull’ex-sindaco ha rincarato la dose: “Il fatto che Piccini sia al tuo fianco non è un bene e nemmeno un male – ha detto rivolgendosi a Pacciani-. Però non è stato palesato. Inoltre mi dispiace che tu non abbia una tua lista civica”.  Pacciani si è difeso: “Pierluigi fa parte di una coalizione di sette liste. E lui di liste ne ha portate due… Pensate che sia un mago che ipnotizza settecento persone?  Non vedete che ci sono altri, tanti cittadini. che hanno creduto nel mio progetto?”.

È però con Emanuele Montomoli che Pacciani ha raggiunto il punto d’ebollizione. “Mi ricandiderei, direi nuovamente che sono massone e rifarei tutto quello che ho fatto – ha rivendicato il fondatore di Vismederi -. Non mi hanno preso dal Polo civico e mi hanno scaricato dai partiti, ma questa campagna ha enfatizzato il meglio di me ed ha dimostrato che sono una persona non controllabile e soprattutto sono libero”. Pacciani lo ha prontamente attaccato: “mi rompe i coglioni, e non per me ma per la città, questo tuo modo di voler essere il migliore di tutti e di fare l’orgoglioso”. Secca la replica di Montomoli: “Non hai una lista Fabio perché Piccini non te l’ha fatta fare…”. Rabbiosa la reazione del candidato del Polo civico: “Non permetto che tu metta in dubbio la mia buona fede!! Questa è una cosa offensiva ed io non ti ho mai attaccato sul personale”.

Botte da orbi quindi che hanno visto Pacciani, volente o nolente, al centro della scena per buona parte del dibattito. Nel resto del confronto tutti i candidati hanno presentato le loro ultime proposte, fatto i propri appelli al voto e risposto anche alle domande più scomode. Ed ecco quindi che Ferretti ha assicurato che Franco Ceccuzzi “è un uomo del Pd, Ma io ragionerò con tutta la coalizione, non solo con i dem”.  Castagnini invece ha affermato di “non essere condizionabile da ‘ricciarelli magici'”. “Chi me lo ha fatto fare di candidarmi? Credo che bisogna dare rimettere al centro dell’agenda i diritti”, le parole di Bisogni. “Siena ha perso la propria identità. Io ho la competenza per portarla fuori dal pantano e indirizzarla verso un nuovo futuro”, così invece Roberto Bozzi.

MC