Anticorpi monoclonali, Landi: “A maggio prime dosi al sistema sanitario nazionale”

“A marzo 2021 avremo terminato le sperimentazioni e da maggio credo che il sistema sanitario nazionale potrà avere a disposizione le prime dosi”, lo ha detto il presidente di Tls Fabrizio Landi, ospite al Festival della Salute parlando dell’avanzamento dei lavori sullo studio e sulla produzione degli anticorpi monoclonali contro il covid.

Landi ha tracciato il lavoro svolto dal MadLab di Rino Rappuoli: “Dal 21 febbraio 2020 – spiega – un nostro gruppo di ricercatori si è messo al lavoro per cercare di trovare una cura per questo virus. Partire dal plasma dei soggetti guariti è alla base del progetto attraverso i monoclonali. Perché è evidente che i soggetti guariti sono coloro che sono stati in grado autonomamente di produrre degli anticorpi, delle proteine potentissime, per sconfiggere virus o batteri, che sono stati il più grande problema dell’umanità nei secoli scorsi. Dopo due tre mesi di studio, la nostra equipe ha individuato questi anticorpi estremamente potenti e dal quel momento siamo entrati nella fase successiva, ovvero quella di verificare l’effettiva validità dell’anticorpo per sconfiggere il virus”.

E su anticorpo e vaccino, “la differenza tra un trattamento con anticorpi monoclinali ed il vaccino sta nel fatto che mentre il monoclinale entra in funzione da subito, al vaccino servono un paio di mesi per poter essere efficace- continua Landi-. Al contrario però l’immunità del vaccino ha una durata più lunga rispetto agli effetti degli anticorpi, che però possono essere assunti nuovamente in caso di necessità. Le prime dosi serviranno per curare le persone malate, ma anche per garantire protezione a quella fascia di popolazione maggiormente esposta a rischio di contagio come i medici operanti nei reparti covid”

A parlare del futuro della Fondazione è stato invece il dg Andrea Paolini, anche lui ospite del Festival della Salute. “Quali dovranno essere gli step futuri di TLS? Lavorare sempre di più non sul singolo progetto ma sulle piattaforme a supporto degli stessi – ammette il Dg – La chiave di volta sarà quella di non essere strettamente legati a un progetto ma pronti a supportare iniziative di vario genere ma che siano di reale eccellenza”.