Amatrice e il centro Italia, quattro anni di solidarietà senese dopo il terremoto

Il 24 agosto di quattro anni fa un terremoto di magnitudo 6.0 aveva squarciato il cuore dell’Italia colpendo duramente paesi come Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. Un secondo sciame sismico si sarebbe registrato due mesi dopo,  ad ottobre, mettendo in ginocchio altri comuni tra cui Visso, Castelsantangelo sul Nera e Norcia. Una tragedia che ha lasciato una ferita nella nazione che ancora oggi fatica a rimarginarsi, ma le macerie e la distruzione non hanno fermato la grande solidarietà dei senesi, tutti in prima linea per aiutare i loro connazionali.

Basterebbe ricordare l’enorme impegno di tutte le associazioni del volontariato senese, come Misericordia. Pubblica Assistenza e Protezione Civile, attivi e operativi nei luoghi più colpiti dall’emergenza, oppure basterebbe ricordare come pochi giorni dopo li grave accaduto tutte le amministrazioni del territorio si erano mosse con raccolte fondi e con azioni di coordinamento delle tantissime iniziative messe in campo dai cittadini.Da chi possedeva una piccola attività fino alle nostre grandi realtà, chiunque ha cercato di dare il proprio contributo per essere vicino ai cittadini di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Ci furono subito piccoli imprenditori come i ristoratori della provincia che aderirono al progetto Amatriciana promosso dalla Croce Rossa Italiana che sosteneva le popolazioni terremotate del centro Italia valorizzando i sapori di quelle zone, come il celebre primo piatto. Ci fu il Santa Maria della Scala che decise di allestire una mostra per ospitare le opere d’arte di Norcia. “ La Bellezza Ferita – Norcia, Earth Heart Art Quake“, così si chiamava l’esposizione. E poi ci sono stati i vari eventi dove tutta la provincia ha cercato di dare una mano: c’è stato il mercato della solidarietà al Dit’unto di Villa a Sesta così come Piazza del Campo è stata la cornice di ‘Siena per’ Amatrice e Norcia dove i produttore dei paesi duramente colpiti dal terremoto si sono potuti raccontare in una delle piazze più belle del mondo, attraverso le loro specialità agroalimentari.

A dare una mano ai paesi lacerati dal terremoto è stato lo sport con la Robur Siena che, nel giorno dell’intitolazione della curva a Lorenzo Guasparri, decise di  devolvere un euro in beneficenza alle popolazioni del centro Italia per ogni persona entrata allo stadio. La squadra della Mens Sana, per dimostrare la propria vicinanza ad Amatrice, visitò la zona rossa del centro urbano. Le due società, insieme all’Emma Villas Volley, hanno poi partecipato ad un apericena, il cui ricavato è stato donato al comune di San Ginesio che con Siena è legato da una storica amicizia.

Enormemente significativo è stato quanto fatto del mondo delle contrade con il coordinamento dei presidenti di società che, di comune accordo con il Magistrato delle contrade, ha deciso di dare una mano nelle cucine da campo di Cascia e di Norcia. Gruppi di 5-6 persone, uomini e donne di tutte l’età e di tutti e 17 i rioni hanno dimostrato, ancora una volta, che a Siena esiste un senso del sociale che supera il tempo e lo spazio. Infine un altro gesto di enorme significato è stato fatto in occasione del Palio del 2 luglio 2017: tra gli ospiti del Comune di Siena erano presenti anche Sergio Pirozzi, allora sindaco di Amatrice, Guido Castelli, al tempo sindaco di Ascoli Piceno, Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli, e l’allora di San Ginesio Mario Scagnetti.

Marco Crimi