Alunni con la passione per le carte: a Poggibonsi il torneo regionale “bridge a scuola”

E’ sempre difficile trovare giovani seduti a un tavolo di bridge. Difficilissimo trovare dei bambini che  con grande fatica riescono a tenere tutte e tredici le carte in mano. Se parliamo poi di un torneo con 7 coppie di ragazzi under 15 le probabilità si avvicinano allo 0 per cento. Ebbene, questo evento incredibile ha avuto luogo a Poggibonsi, dove, a contendersi il titolo di campione regionale BaS (Bridge a Scuola) 2019 sono stati 14 ragazzi con un’età compresa tra gli 11 anni e i 15 anni ancora da compiere.

Il torneo si è svolto in un clima molto sereno e rilassato ma al contempo rispettoso dei tempi e delle regole del gioco a cui questi ragazzi hanno deciso di avvicinarsi. Il bridge, per chi non lo sapesse, è un gioco di carte. Si usa un mazzo di 52 carte francesi e lo scopo di ogni coppia (seduta al tavolo contro un’altra coppia) è quello di fare più prese possibili. Tutto qui… diciamo. Per raggiungere l’obiettivo spesso sono necessari un’intesa perfetta con il compagno, una capacità di calcolo combinatorio e di sintesi molto sviluppate, una presenza al tavolo degna del miglior Sherlock Holmes che permetta di leggere ogni esitazione, ogni perplessità, ogni pensiero subdolo dell’avversario di fianco.  Tutte qualità che ovviamente questi giovani ragazzi ancora non hanno, visto che giocano soltanto da pochi mesi. Le svilupperanno col tempo. Come quando si impara a suonare la chitarra o il pianoforte o si impara una nuova lingua.

Quello che hanno già di loro, in quanto bambini vivaci e svegli, è la curiosità e l’entusiasmo di conoscere un gioco nuovo (il più bel gioco di carte del mondo!), di apprenderne piano piano i segreti e le dinamiche; hanno la voglia di vincere, di migliorarsi, di capire gli errori commessi, sempre con il loro sorriso più bello e cercando di nascondere la delusione per una mano andata un pochino peggio del previsto. E il clima è contagioso a tal punto che quando in una mano con 14 prese battenti vanno sotto a un 3SA, il massimo che riesci a dirgli è “Beh sono stati bravi i tuoi avversari, non è mica colpa tua!” E allora torna il sorriso e si prendono in mano altre 13 carte (non avevo mai riflettuto su quanto fossero grandi!) per una nuova partita.

E’ stato un torneo,  è vero. Prima ancora però è stata una bella giornata di festa. Per tutti. Per me che, insieme ad altri due cari amici (Giovanna e Vittorio) dell’associazione Siena Bridge abbiamo seguito fin dal principio questi ragazzi, per il presidente dell’associazione bridge della Val d’Elsa che ci ha ospitato oggi, per i parenti venuti a vedere cosa diavolo facessero i figli ogni giovedì a scuola, per il Comprensivo 1 di Poggibonsi che ha aderito di buon grado al progetto BaS e per i ragazzi stessi. Alcuni di loro giocano da più tempo. Parlo di Gloria, Sara e Guya che con la loro passione e il loro costante impegno ci hanno aiutato a diffondere nei confronti degli altri nuovi ragazzi l’interesse e la curiosità per questo gioco. Saranno loro ai prossimi campionati nazionali under 26 a Salsomaggiore che tenteranno di portare in alto i nostri vessilli!

Ormai nei loro occhi non balena più la minima incertezza o esitazione. Sul gioco della carta. Sulla licita… sull’attacco. E se poi i risultati non saranno quelli attesi, l’importante sarà essersi divertiti e conservare un bellissimo ricordo di un’esperienza, che,  anche a distanza di anni, nel loro intero percorso bridgistico rimarrà unica.

La cosa meno importante della giornata è stata la classifica. Riporto solo il podio d’onore che ha visto al primo posto trionfare Guya con Tito, vincitori di misura su Gloria e Sara e sui terzi Niccolò e Leonardo.

Alla si sono divertiti tutti. E questa è stata anche la mia vittoria più bella.