Alcolici, in Toscana non ci sono solo grandi vini: “Sempre più persone apprezzano il nostro gin”

“C’è sempre più consumo di gin toscano e ci sono ottime motivazioni per berlo: basterebbe pensare alle bacche che provengono dal Casentino e dal Chianti. Consumare un prodotto considerato giovane ma anche a km zero, questo è il mix vincente”. Così Francesco Montalbano, direttore generale Distilleria Deta, ha spiegato il motivo per cui, a suo dire, i giovani consumano il liquore nato a Salerno e venduto in tutto il mondo. La Deta di recente è stata protagonista di una conversione della propria attività lanciando un nuovo prodotto che va incontro alle nuove esigenze legate all’emergenza coronavirus. La storica azienda valdelsana, produttrice di grappe e liquori, ha realizzato un nuovo detergente igienizzante per mani e superfici. Il prodotto. Il liquido, costituito per il 75 per cento da alcool denaturato, da acqua demineralizzata e olio di ricino, sarà venduto in confezioni da 5 litri presso il punto vendita aziendale. “Le linee produttive andranno viste con occhio di riguardo- dice Montalbano- . La riconversione è un piano b di cui bisogna tenere conto, se è fatta ad hoc e ragionata può aprire nuovi canali per nuovi prodotti”.

 

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