Ad Opera Laboratori la gestione delle Sinagoghe e del Museo ebraico di Venezia

Il 2023 di Opera Laboratori parte dalla laguna veneta con un progetto di sviluppo del ghetto Ebraico di Venezia messo a punto insieme alla Comunità ebraica.

Interamente nuovo il progetto di promozione e valorizzazione che vede Opera Laboratori, tra le più importanti realtà imprenditoriali nazionali attive nel settore culturale, al fianco della Comunità ebraica di Venezia nella gestione delle cinque Sinagoghe, ognuna con le proprie caratteristiche e peculiarità e del Museo ebraico – attualmente in corso di restauro – uno dei più importanti in Italia per la ricchezza e la qualità delle collezioni.

“La nuova gestione di Opera Laboratori – commenta Dario Calimani, presidente della Comunità ebraica di Venezia – sta già mostrando tutta la capacità di collaborazione e di iniziativa che la società è capace di produrre. Il nuovo Museo ebraico di Venezia, non appena saranno ultimati gli importanti lavori di restauro in cui siamo impegnati, richiede che si sviluppino sin d’ora attività e iniziative nuove, che siano in grado di risvegliare nuovo interesse attorno al Ghetto di Venezia e alla sua storia. Per la grande esperienza che ha acquisito a livello nazionale, Opera è in grado di aprire nuovi percorsi gestionali e nuovi progetti culturali che consentiranno una fruizione moderna dei tesori della Venezia ebraica. Con Opera, anche la nostra Comunità si apre a nuove forme di dialogo con la città e con i suoi visitatori”.

A circa due anni di distanza dall’intesa con la Comunità ebraica di Firenze per la promozione e valorizzazione della Sinagoga e del Museo ebraico del capoluogo toscano e della Sinagoga di Siena, arriva l’accordo, appena firmato, che rinnova l’impegno di Opera Laboratori nella sua missione di promozione di arte e cultura delle importanti istituzioni museali, di cui nel corso degli ultimi venti anni è riuscita ad aggiudicarsi la gestione nel territorio nazionale. Dagli Uffizi alla Galleria dell’Accademia di Firenze, dal Duomo di Siena alla Reggia di Caserta, dal Parco archeologico di Pompei alla Pinacoteca di Brera, Opera Laboratori continua ad accogliere, negli oltre sessanta musei gestiti, milioni di visitatori sul territorio nazionale, realizzando “dietro le quinte” tantissime mostre e iniziative culturali oltre a prendersi cura di opere e manufatti artistici tessili anche ebraici nei suoi laboratori specializzati.

“Per noi – precisa Beppe Costa, presidente di Opera Laboratori – è un onore poter collaborare con la Comunità ebraica di Venezia in un luogo storico come il primo ghetto d’Europa. Lo facciamo in punta di piedi grazie a delle professionalità specializzate nella gestione e valorizzazione di realtà che sono ben diverse da un museo tout court ma altrettanto ricche di storia, arte e tradizione. Siamo convinti di poter dare, anche attraverso i nostri laboratori tecnici e di restauro, un valore aggiunto a dei monumenti e delle collezioni che parlano al cuore oltre che agli occhi di tantissime persone”.

L’intesa mira a valorizzare il patrimonio culturale della Comunità ebraica di Venezia attraverso un progetto completo che preveda supporti multimediali, una piattaforma informatica integrata per le prenotazioni e la prevendita, un sito web e un call center dedicato oltre a mostre e iniziative, nuove guide cartacee e virtuali che permetteranno di completare l’esperienza di visita. Un progetto ambizioso condiviso con la Comunità che guarda al futuro ma che ha permesso di riconfermare tutti i livelli occupazionali assorbendo i lavoratori che già operavano nei vari siti museali con la precedente gestione.