Acli e Arcidiocesi, focus sulla famiglia: “Va sostenuta, anche con il Pnrr”

La famiglia è il collante della comunità e per questo deve essere sostenuta, anche con le risorse del Pnrr. Questo è il monito che è stato ripetuto più volte durante l’incontro su “La famiglia, soggetto sociale per il bene comune”.

Il focus si è tenuto al Palazzo Arcivescovile ed è stato organizzato dall’Arcidiocesi di Siena Colle di Val d’Elsa Montalcino, dalle Acli Nazionali, da quelle provinciali di Siena in collaborazione con le Acli regionali della Toscana. L’incontro fa parte di un ciclo di seminari per approfondire, dal punto di vista teologico ma con una forte caratterizzazione e ricaduta concreta legata ai temi cogenti della famiglia e delle sue fragilità, l’esortazione Apostolica Amoris Laetitia e la lettera Apostolica Patris Cordae, nell’anno che Papa Francesco ha dedicato ad esse.

La tappa di Siena è uno dei 10 eventi organizzati dalle Acli come momento di riflessione e approfondimento in vista dell’Incontro mondiale delle famiglie programmato per giugno 2022. Tanti gli interventi durante il dibattito: l’Arcivescovo di Siena Augusto Paolo Lojudice  ha parlato della famiglia come “colonna portante della società” ed “elemento centrale nel cammino Sinodale” per cui “ripartire da esse diventa una grande occasione”. Lojudice continua: “La famiglia non è uno straccio vecchio da buttare via”.

Dal mondo delle Acli Lidia Borzì, membro della presidenza nazionale, nel ricordare l’importanza che ha avuto la famiglia anche durante la pandemia, ha sottolineato come proprio l’emergenza sanitaria “abbia martoriato la famiglia stessa che va quindi riconosciuta, appoggiata e sostenuta anche con politiche ad hoc” e con i fondi del Next generation EU. Enrico Fiori, presidente delle Acli di Siena, ha invece evidenziato il pericolo “di una mentalità individualistica che sbriciola le comunità” e che deve essere combattuto proprio all’interno delle famiglie che sono “il primo luogo dove si lavora per il bene comune”.

Dal mondo delle istituzioni hanno dato il proprio contributo il presidente della provincia e sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli, il prefetto di Siena Maria Forte e – in collegamento telefonico- l’assessore alle politiche sociali del comune di Siena Francesca Appolloni. “Come sindaco chiedo risposte per farci intervenire puntualmente sui problemi delle persone”, sono le parole di Franceschelli. Forte invece osserva come le situazioni difficili vissute all’interno di alcuni nuclei familiari “contribuiscano ad alimentare il disagio nei giovani”, ed in alcuni casi “portino anche a forme di illiceità tra i giovani stessi”.

La chiosa del convegno è stata affidata al presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia: “Il terzo settore non è stato aiutato dalla politica, è la realtà dei fatti – inizia così-. Alla politica dobbiamo quindi chiedere: ‘come immagini il futuro tra 20 anni? cosa farai tra 40 anni?’. In questo senso la famiglia dovrà essere elemento centrale ed unificante”